«A Milano ho subito due molestie in 24 ore»: la denuncia della cantautrice Etta

La 29enne, divenuta nota durante i giorni di Sanremo con il singolo “Amadeus”, ha raccontato la sua brutta esperienza nel capoluogo meneghino

Due molestie in 24 ore: è quanto racconta di aver subìto la cantautrice casertana Etta (alias di Maria Antonietta Di Marco), che ha raggiunto una certa notorietà nei giorni del Festival di Sanremo per aver lanciato il tormentone punk rock Amadeus, ispirato al conduttore della kérmesse. Proprio ai suoi 16mila followers si è rivolta per spiegare quanto accaduto, in un post su Instagram in cui esordisce senza giri di parole: «Sono stata molestata». «Sono stata a Milano in questi giorni per motivi lavorativi, e nell’arco di ventiquattro ore sono stata molestata per ben due volte», prosegue.


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«Non ero sola»

Prima ancora di cominciare a spiegare, rimanda al mittente le consuete e inopportune insinuazioni sul fatto che una giovane donna non dovrebbe andare in giro da sola: «A un uomo non direste mai una cosa del genere. Ma voglio rispondervi: non ero sola. La prima volta ero con il mio producer e la seconda volta con ben due uomini, il mio producer e l’artista con cui dovevo fare delle registrazioni in studio». Nel dettaglio, ecco le sue parole sulla giornata in questione: «Un uomo si è sentito ben in diritto di fischiarmi e di farmi dei complimenti sicuramente non graditi. Non ho avuto molta paura perché non ero sola, ma se lo fossi stata ne avrei avuta sicuramente tanta».

Le molestie

E ancora: «Un uomo, la cui percezione della realtà era abbastanza deviata, forse ubriaco, è salto sul tram, si è seduto e mi ha fissato per tutto il tempo. Faceva dei rumori affinché mi girassi verso di lui. Purtroppo non sono riuscita a comunicare con il mio producer, che era seduto accanto a me, perché ho temuto per la sua incolumità, in quanto non potevo sapere se l’uomo era armato e che intenzioni avesse. Non sapevo quindi come avrebbe reagito magari a un uomo che mi avesse protetta. Quindi sono stata in silenzio con la testa china sul cellulare per non incrociare il suo sguardo. Fortunatamente poi l’uomo è sceso e mentre mi assicuravo che fosse sceso i nostri sguardi si sono incrociati. A quel punto l’uomo ha iniziato a tirare botte sul tram». 

«Una donna deve sentirsi libera e al sicuro sempre»

Etta previene ancora una volta le domande dei detrattori, mostrando i vestiti larghi e coprenti che calzava. «Adesso sicuramente alcune menti mediocri si faranno la domanda su come ero vestita – spiega -. Non voglio dilungarmi a rispondere, anche perché una donna può vestirsi come vuole e non deve sentire il peso di essere giudicata, non deve sentirsi in colpa per le molestie che riceve, e soprattutto deve sentirsi libera e al sicuro. Ma comunque io voglio rispondervi: ero vestita proprio così, come sono vestita adesso». Si trovava nel capoluogo meneghino, ironia della sorte, proprio per «realizzare contenuti, ossia il mio nuovo brano che parla di emancipazione, libertà e sessualità».

Verso l’8 marzo

La giovane infatti, classe 1995, ha una carriera in ascesa. Ha iniziato a farsi conoscere dal grande pubblico partecipando a X Factor nel 2021. In quello stesso anno, con il singolo Woman ha vinto Area Sanremo, passando direttamente alle selezioni di Sanremo Giovani. Si è inoltre esibita nel corso del concerto del primo maggio a Roma, davanti a una platea di 300mila persone, e in quella occasione ha voluto accendere i fari sulla condizione della donna nel mondo del lavoro lanciando degli assorbenti dal palco. «Ricevere queste molestie mi ha fatto essere ancora più sicura del percorso che sto facendo – conclude -. L’8 marzo non regalateci delle mimose, ma scendete a protestare insieme a noi. Proteggeteci e soprattutto aiutateci».

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