Madonna di Trevignano, parla il vescovo: «Apparizioni false, non sono soprannaturali»

I fedeli e le persone coinvolte sono tenute a non prendere parte a eventi collegati a Gisella Cardia

Nulla di soprannaturale. È questo il verdetto della diocesi di Civita Castellana sulle presunte apparizioni della Madonna di Trevignano a opera di Gisella Cardia e da Gianni Cardia. Il Vescovo Marco Salvi ha emesso un decreto a seguito di un «attento discernimento» svolto con una Commissione di esperti – un mariologo, un teologo, un canonista, uno psicologo e alcune figure autorevoli della chiesa – e dopo aver ascoltato numerose testimonianze del territorio. Alla luce dell’esito negativo e dei numerosi «errori teologici», il vescovo ha chiesto alla finta veggente di iniziare un percorso di purificazione. Quanto ai sacerdoti, invece, impone loro il «divieto di celebrare i sacramenti o guidare atti di pietà popolare in modo tale da connettere entrambi, in modo diretto e indiretto, con gli eventi di Trevignano Romano, sia nei terreni di proprietà dell’Associazione Madonna di Trevignano Ets che in altri luoghi privati, pubblici ed ecclesiali». Inoltre, impedisce ai preti di recarsi nel luogo dell’apparizione, altrimenti il rischio è che i fedeli possano credere che vi sia un qualche riconoscimento ecclesiale. A Gisella e Gianni, così come a tutti coloro che sono coinvolti nel caso della Madonna di Trevignano, il vescovo impone di rispettare e aderire le decisioni prese e comunicate nel decreto. Ma l’avvertimento è rivolto anche ai fedeli, i quali sono tenuti a non organizzare o partecipare a incontri privati o publici legati agli eventi di Trevignano.


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