Rocco Casalino dopo gli insulti omofobi dal ras delle bancarelle: «Feriscono più le risate di Formigli e Serra»

«È quello che accade continuamente – dice il capo ufficio stampa del M5s – si viene insultati e le persone intonro ridono»

Più della raffica di insulti omofobi del ras delle bancarelle a Roma, Rocco Casalino si dice ferito dalle «risate di Formigli e Serra», andate in onda ieri 7 marzo a Piazza Pulita su La7. «E ora torna il buonumore» aveva commentato l’editorialista di Repubblica, dopo che Formigli aveva citato il video in cui Proietti insultava il capo ufficio stampa del M5s, colpevole secondo lui di averlo denunciato ai vigili urbani e per aver beccato una multa. All’Adnkronos, Casalino spiega: «È quello che accade continuamente: si viene insultati e le persone intorno ridono. Succede nelle scuole e sul lavoro: “frocio”, “ricchione”, e il più delle volte segue la risata. Come se tutto fosse lecito, nulla di grave ma tutto sommato l’insulto è accettabile. Eppure – aggiunge Casalino – le parole feriscono, come feriscono le risate che troppo spesso le accompagnano».


Casalino riconosce amareggiato che «è così da sempre, ma ciò non toglie che sia sbagliato e inaccettabile, e che come tale vada condannato. Anche quando le risate arrivano da personaggi che sindacano su tutto e tutti, difendono le battaglie dei deboli ma si trovano a deridere quelle di alcuni senza nemmeno rendersene conto». E ancora sulle risate dei due giornalisti, Casalino conclude: «È facile riempirsi la bocca delle battaglie arcobaleno e poi ridere degli epiteti che vengono rivolti a omosessuali, trans, bisessuali. In fondo, a ben guardare, l’omofobia è molto più diffusa e capillare di quanto si sia disposti a riconoscere o ad ammettere».


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