Ladispoli, il bimbo iperattivo di nuovo escluso dalla scuola: «Venite a riprendervelo»

Il dirigente scolastico: «Altri 21 bambini non stanno imparando a causa della situazione in classe»

La storia del bambino iperattivo che non riesce ad andare a scuola a Ladispoli si arricchisce di un nuovo capitolo. Nonostante la sentenza del tribunale amministrativo regionale, il ragazzino è stato di nuovo mandato a casa. Stavolta dopo due ore di scuola. Aveva cominciato a rifrequentare nonostante la sospensione di 21 giorni. Il dirigente scolastico dell’istituto Mellone Riccardo Agresti si era detto pronto a spiegare tutto agli ispettori del ministero, accusando però i genitori dell’alunno di aver preso «la scuola per un babysitteraggio» e che «altri 21 bambini non stanno imparando a causa della situazione in classe». Il bambino è affetto da Adhd, deficit di attenzione e iperattività. Ma non ha ricevuto l’assistenza degli operatori educativi per l’autonomia e l’inclusione.


E così dopo un paio d’ore di scuola è arrivata la richiesta ai genitori: «Non riusciamo a gestirlo, venite a riprendervelo». Il dirigente spiega all’edizione romana del Corriere della Sera che l’allontanamento è stato «un gesto eclatante per risolvere la situazione». «Parliamo di un deficit assolutamente gestibile, ma serve la qualità del sostegno, non la quantità delle ore, ci vogliono i corsi di formazione», spiega Cristina Lemme, presidente nazionale dell’Associazione Ahdh. «È proprio l’esclusione a inasprire i disturbi di questi bambini, che invece se ben seguiti migliorano visibilmente», conclude.


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