Marsilio contro Travaglio: «Da lui in Tv comizio condito di calunnie: lo querelo». Scontro sul silenzio elettorale prima del voto in Abruzzo

Il governatore uscente dell’Abruzzo e candidato del centrodestra attacca il direttore del Fatto quotidiano che, con Andrea Scanzi, ha parlato su Nove delle sue vicende giudiziarie alla vigilia del voto

È scontro tra il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e il direttore del Fatto quotidiano, Marco Travaglio, dopo la puntata di «Accordi & Disaccordi» andata in onda ieri 9 marzo su Nove. Per il candidato alla presidenza del centrodestra in Abruzzo, si è trattato di una «clamorosa e vergognosa violazione del silenzio elettorale». Marsilio accusa Travaglio di aver tenuto un «comizio condito di calunnie, seguito a ruota dal giornalista Andrea Scanzi». Su Travaglio poi Marsilio attacca: «In particolare Travaglio, noto diffamatore seriale più volte condannato per questo reato, mi ha calunniato descrivendomi, insieme a mia moglie, come indagato e condannato in primo grado per un reato che non ho mai commesso e per il quale non sono mai stato né indagato né tantomeno condannato».


A poche ore dall’apertura delle urne in Abruzzo, dove si voterà fino alle 23 di oggi 10 marzo, Marsilio aggiunge che «non si era mai assistito a una cosa del genere in occasione di una tornata elettorale». E annuncia di aver «dato mandato al mio legale per tutelare me e la mia consorte in sede sia penale sia civile (oltre che segnalare all’Agcom la violazione del silenzio elettorale). Solo pochi giorni fa avevo smentito questa notizia falsa e diffamatoria già pubblicata dal quotidiano ‘la Notizia’ e diffusa da giorni sui social, ma evidentemente per Travaglio ha più valore il clamore mediatico che il rispetto della verità e della dignità delle persone».


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