Argentina, il presidente Milei licenzia il segretario del Lavoro in diretta tv: «È avvisato in questo momento…» – Il video

Il giornalista rimane interdetto, ma per il presidente è Omar Yasin che deve pagare per il decreto con cui il presidente argentino ha ricevuto un aumento dello stipendio

Dopo lo scandalo e il dietrofront del decreto con cui si è aumentato il 50 per cento del suo stipendio Javier Milei, presidente argentino, ha scaricato in diretta tv il segretario del Lavoro, Omar Yasin. Yasin è ritenuto, secondo lui, colpevole dell’errore dell’aumento dello stipendio del presidente. «Ho licenziato il segretario al Lavoro», ha dichiarato Milei in un’intervista tv. Di fronte alla sorpresa del giornalista che non era al corrente del provvedimento, il presidente argentino ha chiarito: «Viene avvisato del licenziamento in questo momento, per l’errore che non avrebbe dovuto commettere». Oltre a scaricare la colpa sul segretario al Lavoro Milei ha puntato il dito anche contro l’ex presidente Cristina Kirchner, e più in particolare, ad un decreto del 2010 dove venivano stabiliti incrementi automatici. Kirchner ha tuttavia respinto al mittente l’accusa precisando che il decreto in questione non era di applicazione automatica e che l’aumento deciso da Milei era invece voluto e deliberato.


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