Foggia, tenta di baciare una paziente e le consiglia di fare sesso per l’ansia: medico indagato per violenza sessuale

I fatti sono avvenuti all’interno dell’ambulatorio della guardia medica di Lucera. Il dottore è stato interdetto per 6 mesi dalla professione

Interdizione per sei mesi dalla professione. È la pena comminata al medico 68enne Domenico Spada, accusato di violenza sessuale, per aver costretto una donna a subire atti sessuali dopo averle somministrato alcune dosi di un ansiolitico. I fatti, immortalati dalle telecamere di sorveglianza, sono avvenuti all’interno dell’ambulatorio della guardia medica di Lucera, in provincia di Foggia. L’inchiesta è partita dopo la denuncia di una 35enne, presentata ai carabinieri il 10 febbraio scorso, e che ha portato all’emissione di un’ordinanza cautelare firmata dal gip di Foggia. Circa un mese fa, scrive la Repubblica, la giovane si è recata all’ambulatorio dal medico Spada in preda a un attacco di panico: «Sono entrata nella stanza e sono rimasta da sola con il dottor Spada, mi ha chiesto cosa fosse successo e io gli ho detto che avevo un attacco di ansia molto forte. Poi mi ha chiesto se fossi single o sposata e, alla mia risposta che ero single, mi diceva che il mio problema era dovuto al fatto che non facevo sesso».


Le immagini delle telecamere confermano il racconto

Di fronte a tale informazione, «non riuscivo a parlare», ha raccontato. «Poi ho detto: “non sono venuta qui per avere lezioni sessuali”». A quel punto, il medico – dopo aver inviato la donna a «restare calma» – avrebbe versato delle gocce, con ogni probabilità, di un ansiolitico. «Passato qualche minuto cominciai a sentirmi intontita», ha sottolineato. Mentre il medico «continua a dire ero in quello stato d’ansia perché non facevo sesso». La giovane tenta la fuga, il medico la blocca e costringe la donna a restare seduta. Poi le si sarebbe avvicinato per darle prima un bacio sulla guancia e poi provare a baciarla sulle labbra. «Io di scatto lo spinsi e mi sono alzata avviandomi verso la porta, lui mi diceva di non fare così e che se mi fosse tornata l’ansia lo avrei trovato alla guardia medica fino a sera». Le immagini delle telecamere di sorveglianza presso la struttura hanno confermato il racconto della vittima. 


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