I figli di madre segreta sono 400 mila in tutta Italia: «Ho cercato tanto mia madre, quando ho trovato i miei fratelli è stato come rinascere»

Una legge in parlamento per modificare il diritto all’oblio

I figli di madre segreta sono 400 mila in tutta Italia. Hanno da 20 a 80 anni e sono nati da donne che hanno ottenuto, come la legge prevede, il diritto di non essere nominate. Secondo le norme potranno sapere di chi sono figli soltanto al compimento dei cento anni. Ma oggi in Parlamento c’è chi si muove per loro. Una sentenza della Corte Costituzionale che risale al 2013 ha dato origine alla proposta di legge del Partito Democratico approvata alla Camera due anni dopo, mentre anche la Lega ha un disegno di legge apposito a Montecitorio. Oggi, spiega Repubblica, l’associazione Figli adottivi e genitori naturali, fondata da Luisa Di Fiore, prova a spezzare l’oblio sulla legge dei cento anni.


L’interpello

Mentre il Comitato Nazionale per il diritto alle origini biologiche, nato da un gruppo di donne napoletane che si sono conosciute all’orfanotrofio Real casa dell’Annunziata, cerca di rompere il silenzio. «Nel 2013 la Consulta ha dichiarato incostituzionale la legge sulle adozioni nella parte in cui vieta l’accesso alle origini a chi nasce da parto anonimo», spiega Luisa Di Fiore, anche lei non riconosciuta e poi adottata. «Da allora molti tribunali accettano di fare il cosiddetto “interpello”. Rintracciano le madri se ancora vive e chiedono loro se vogliono incontrare quei figli perduti. Nella maggioranza dei casi la risposta è stata affermativa, si tratta di bambini abbandonati per disperazione, mai però dimenticati. In mancanza di una legge però ogni tribunale sceglie se applicare la sentenza della Consulta o meno».


Luisa Di Fiore

Di Fiore è riuscita a ritrovare la sua madre biologica: «Era il 2013. Una donna che mi aveva visto in una trasmissione dove avevo fatto un appello per ritrovare mia madre, mi chiamò, dicendomi di averla conosciuta tanti anni prima. Incredibile. Mi raccontò che era poverissima, sarda, aveva già abbandonato il suo primo figlio, poi si era risposata e tornata in Sardegna». Purtroppo nel frattempo sua madre era morta: «Ma seguendo una specie di filo di Arianna, grazie alle banche del Dna con le quali oggi, incrociando i dati, si rintracciano i luoghi dove potenzialmente potrebbero essere i tuoi parenti, ho ritrovato una sorella e due fratelli».

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