Chico Forti più vicino al rientro in Italia, il ministro Nordio trasmette gli atti alla Procura di Trento

Un ulteriore passo in avanti per il trasferimento del detenuto italiano dagli Stati Uniti

Si fa sempre più vicino il rientro di Chico Forti in Italia, dopo circa 25 anni di carcere in Florida, negli Stati Uniti, per omicidio premeditato. Ci vorranno ancora settimane, e non giorni, prima che giunga a compimento il complesso iter burocratico per il trasferimento in un istituto penitenziario italiano del 65enne, un procedimento messo in moto dopo l’annuncio a sorpresa della premier Giorgia Meloni. Oggi, 15 marzo, è stato compiuto un ulteriore passo in avanti. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha trasmesso alla Procura di Trento l’atto con il quale chiede di dare avvio, presso la Corte di appello, al riconoscimento della sentenza penale statunitense emessa nei confronti del detenuto. Una volta recepita, il tribunale dovrà poi riconoscere la sentenza e applicarla. Forti fu arrestato nel 1998 per l’omicidio di Dale Pike e porto abusivo d’armi, e condannato nel 2000 all’ergastolo. Tra la documentazione inviata dal Guardasigilli, anche il fascicolo inoltrato dal dipartimento di Giustizia di Washington, che è incaricato dell’iter di estradizione da quando forti è stato trasferito da una prigione della Florida a una federale dopo il via libera del governatore Ron DeSantis. Da largo Arenula sono invece state inviate alle autorità statunitensi le informazioni tecniche richieste riguardo alle modalità di esecuzione della pena in Italia.


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