L’equinozio di primavera arriva un giorno prima con temperature sopra la media: cosa aspettarci

Da oggi il via alla primavera astronomica, ma i fiori sono già sbocciati da giorni con le temperature fuori scala delle scorse settimane

I fiori, il caldo e il profumo di rinascita lo hanno anticipato di settimane. Oggi è il giorno dell’equinozio di primavera, durante cui la durata del giorno e della notte si equivalgono, fatto salvo l’effetto della rifrazione atmoferica, e si dà ufficialmente il via alla stagione delle scampagnate e delle allergie. Sebbene si tenda a credere che la parola definisca, appunto, il giorno in cui ha inizio la primavera, l’equinozio è in realtà un momento preciso. Quello in cui la linea di demarcazione tra la parte illuminata e quella al buio della Terra passa per i due poli e in cui la radiazione solare è esattamente perpendicolare all’equatore. Un evento che si verifica solo due volte all’anno, l’equinozio di primavera d’autunno, a causa dell’inclinazione dell’asse terrestre di 23,27 gradi. Senza questa inclinazione, la luce solare sarebbe sempre perpendicolare all’equatore, e non esisterebbero le stagioni.


Giorno e ora dell’equinozio di primavera 2024

Nel 2024, l’equinozio di primavera è caduto alle 4.06 del 20 marzo, scostandosi quindi dal 21 marzo, giorno comunemente creduto essere quello dell’equinozio. In quell’esatto momento, al Polo Nord astronomico, il sole è sorto per la prima volta dopo la lunga notte artica. L’opposto è accaduto al Polo Sud, dove il sole non sorgerà per i prossimi sei mesi segnando l’inizio dell’autunno astronomico dell’emisfero australe. Infatti, l’equinozio non cade il 21 marzo dal lontano 2007. Ciò si deve a vari fattori, tra cui il fatto che l’anno solare non dura esattamente 365 giorni, ma 365 giorni e sei ore, che ogni quattro anni si cumulano diventando un giorno aggiuntivo negli anni bisestili. Si prevede che nei prossimi anni verrà l’equinozio anticipato ancora, arrivando al 19 marzo, e che non tornerà al 21 prima del 2044.


Rifrazione atmosferica del Sole: Perché all’equinozio dì e notte non durano 12 ore

Guardando gli orari di alba e tramonto in varie città italiane e del mondo per la giornata del 20 marzo, si può notare che il sole non sorge esattamente 12 ore prima del tramonto. A Milano, ad esempio, il 20 marzo 2024 il sole è sorto alle 6.24, e tramontato alle 18.36. Uno scarto di 12 minuti. A Londra l’alba è stata alle 6 e il tramonto alle 18.14, con uno scarto lievemente maggiore. A cosa si deve questa differenza nel giorno in cui dì e notte dovrebbero avere una pari durata di 12 ore ciascuna? Ad entrare in gioco – spiega a Open il dottorando in astronomia dell’Università di Padova Nicola Bellucco – è la rifrazione atmosferica del sole. A causa di questo fenomeno, il sole diventa visibile alcuni minuti prima del momento effettivo in cui si erge sopra l’orizzonte, e rimane in vista per alcuni minuti successivi al tramonto vero e proprio. Per questo, nell’equinozio di primavera alba e tramonto non distano mai 12 ore l’una dall’altro.

La primavera in anticipo: 20 gradi ovunque

Se la primavera astronomica è iniziata da poche ore, quella meteorologica è già in corso da tempo. L’inizio ufficiale è stato l’1 di marzo e l’avvio, avvertono i meteorologi ha portato temperature ben al di sopra della media in tutta Italia. I fiori sono sbocciati in anticipo, così come il letargo degli animali è terminato prima in molti casi. La neonata primavera si appresta ora a portare la prima ondata di calore che in alcune zone del Paese avrà un sapore quasi estivo. A Palermo sono previsti 22 gradi di massima il 22 marzo. Lo stesso giorno Roma si toccheranno i 21 gradi, come normalmente avviene a fine aprile. Stessa temperatura prevista il 22 marzo a Milano, in linea con le medie di metà maggio.

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