Renato Brunetta avrà lo stipendio dal Cnel: la norma ad hoc del governo Meloni nel decreto Pnrr

La maggioranza salva l’ex ministro. L’opposizione prepara gli emendamenti soppressivi

Quando si parlò per la prima volta del grande ritorno di Renato Brunetta come presidente del Cnel si sottolineò che l’ex ministro di Berlusconi accettava l’incarico senza percepire uno stipendio. E questo perché pensionato e quindi incompatibile. Ma adesso, grazie ad una norma ad hoc infilata nel decreto Pnrr, cambia tutto. E anche Brunetta percepirà uno stipendio. Esattamente come Piero Ciucci, che lavorava alla Società Stretto di Messina senza emolumenti ma grazie a un’altra norma ad personam ora porta a casa uno stipendio da 240 mila euro lordi l’anno. Brunetta, spiega oggi il Corriere della Sera, potrà ricevere un compenso per il suo ruolo di presidente del Cnel, nonostante sia un professore universitario in pensione. E ciò in base all’articolo 10 del provvedimento all’esame della Camera. Che deroga per «il presidente e i componenti del Cnel» il divieto generale previsto dal 2012. I deputati del Partito Democratico hanno intanto depositato un emendamento soppressivo.


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