«Hanno sparato e ucciso 19 persone che aspettavano gli aiuti da un camion a Gaza City». Ma l’Idf nega

Hamas denuncia l’uccisione e il ferimento di diverse persone in un punto di distribuzione. Il segretario generale Onu Guterres: «Un oltraggio morale i camion bloccati al confine»

L’esercito israeliano ha negato di aver sparato sui palestinesi in attesa degli aiuti dopo la denuncia di Hamas che parla di 19 persone uccise e del ferimento di altre decine in un punto di distribuzione alla periferia di Gaza City. Nel mentre, secondo quanto denuncia il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, una lunga fila di camion di aiuti sono bloccati sul lato egiziano del confine con la Striscia. «Un oltraggio morale», ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite. «È giunto il momento per un cessate il fuoco umanitario immediato», ha detto Guterres in visita al valico di Rafah. Chiede «un accesso totale e senza restrizioni ai beni umanitari in tutta Gaza». «I palestinesi a Gaza – bambini, donne, uomini – sono bloccati in un incubo senza sosta. Porto le voci della stragrande maggioranza del mondo che ha visto abbastanza», ha detto Guterres. Ha parlato delle «comunità distrutte, case demolite, intere famiglie e generazioni annientate. Niente giustifica l’orribile attacco di Hamas. Niente giustifica la punizione collettiva della popolazione palestinese». Israele afferma che il suo esercito sta continuando gli attacchi contro obiettivi di Hamas e che più di 70 palestinesi sono stati uccisi nella Striscia nelle ultime 24 ore. Colpiti circa 35 obiettivi, tra cui centri di comando operativo, postazioni militari e infrastrutture di organizzazioni terroristiche.


(in copertina i camion bloccati a Rafah. Foto ANSA/EPA/KHALED ELFIQI)


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