Gli affanni, la fatica, l’ipotesi ricovero. Come sta Papa Francesco: «Sofferenza alle vie respiratorie»

Il medico che l’ha operato: ha la testa di un 60enne e riesce a stare più avanti di noi

Da qualche tempo Papa Francesco è in evidente difficoltà fisica. Ieri ha saltato l’omelia della domenica delle palme. Alla fine di febbraio è stato ricoverato al Policlinico Gemelli per i postumi dell’influenza. Ed è tornato a parlare di dimissioni. Oggi Fabio Marchese Ragona, che con Jorge Mario Bergoglio ha scritto l’autobiografia Life. La mia storia nella Storia, sul Giornale racconta che qualcuno in Vaticano avrebbe preferito un ricovero più lungo, ma Francesco ha preferito continuare a rispettare la sua agenda e i suoi impegni. Anche se ieri chi si aspettava di vederlo prendere la parola è rimasto spiazzato dal problema alla voce. «Niente di preoccupante», ha fatto sapere un suo stretto collaboratore. Lui stesso ha parlato di una bronchite e di un’influenza che non gli hanno permesso di leggere i discorsi.


Le vie respiratorie

C’è da considerare che Bergoglio ha ormai 87 anni e una ripresa immediata dai mali di stagione è impossibile per il suo fisico. Francesco poi ha una sofferenza particolare alle vie respiratorie. Gli manca infatti il lobo superiore del polmone destro da quando aveva vent’anni. Un anno fa il ricovero al Gemelli per la polmonite. Per questo, spiega padre Enzo Fortunato (portavoce della Basilica di San Pietro), la decisione di non leggere l’omelia è il frutto di una scelta del pontefice. Dinanzi al racconto della Passione di Gesù, dinanzi alle croci del mondo, dinanzi a quel raccoglimento di migliaia di pellegrini proveniente da tutto il mondo, forse il Papa ha preferito il silenzio che è stato più incisivo, a mio avviso, di molte parole». E ancora: «Non farei strumentalizzazioni sulla salute del Pontefice. Lo abbiamo visto, al termine della celebrazione, sorridente, salire sulla papamobile e, abbracciare e salutare il popolo di Dio».


Il medico

Sergio Alfieri, che ha operato il Papa all’addome nel luglio 2021 e nel giugno 2023, dice che si tratta di «un uomo di ottantasette anni con enormi responsabilità. È normale che attraversi momenti di affaticamento». Il direttore del dipartimento di chirurgia del Policlinico Gemelli parla con il Corriere della Sera. «Non mi risultano situazioni di preoccupazione. Il Santo Padre sta bene compatibilmente con l’età e le sue episodiche difficoltà respiratorie nei periodi più freddi, anche per il pregresso intervento polmonare subito molti anni addietro. Non lo vedo tutti i giorni ma posso assicurare che non ha malattie particolari. Si sottopone a controlli periodici». Alfieri ricorda che il primo intervento del Papa con lui«è stato per malattia diverticolare complicata. I diverticoli infatti non si operano sempre, soltanto se sono complicati. La seconda operazione per occlusione intestinale e laparocele».

Gli acciacchi di un 87enne

E aggiunge che il Papa «è un uomo con responsabilità da capo di Stato del Vaticano, tenuto a assumere decisioni. Quando si affaccia da quella finestra si rivolge a un miliardo e mezzo di cattolici e non solo, cosa che non capita esattamente a tutti quelli della sua età». Ciò nonostante, spiega Alfieri, «il Santo Padre ha la testa di un 60enne e riesce a stare più avanti di noi pur continuando a governare lo Stato Vaticano senza problemi, in prima persona. Ha però, come è normale, gli acciacchi di un 87enne che generalmente conduce una vita più tranquilla e magari resta a casa davanti alla televisione. Lui non se lo può certo permettere. E infatti non salta un impegno o quasi».

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