Rocco Siffredi rivede Alisa Toaff dopo la denuncia per molestie, scoppia la pace alle Iene: «Sono un cog***… Ci siamo chiariti»

L’inviata della trasmissione Mediaset, Roberta Rei, ha organizzato il faccia a faccia con il quale il pornodivo e la giornalista che lo aveva intervistato si sono riappacificati

L’inviata de Le Iene Roberta Rei ha organizzato un incontro tra Rocco Siffredi e la giornalista dell’AdnKronos Alisa Toaff, che ha denunciato il pornodivo per molestie sessuali. Il faccia a faccia tra i due, sottolinea la trasmissione di Mediaset, è stato «voluto fortemente» dal pornoattore per «ribadire nuovamente le sue scuse e chiarire definitivamente con la giornalista» dell’Adn. Le molestie, stando alla denuncia presentata da Toaff al commissariato Prati di Roma e agli audio pubblicati nei giorni scorsi da Repubblica, sono avvenute tramite uno scambio di messaggi vocali tra i due dove si sentono i complimenti iniziali di Siffredi, fino agli insulti e le scuse finali per aver travisato, secondo lui, l’intervista che stava per uscire. «Ci siamo insomma chiariti – dice la giornalista all’inviata de Le Iene -. Siamo stati male io e sua moglie, insomma. È stato un errore, è umano». Poi la precisazione: «Rocco non mi ha mai toccata fisicamente. A me quello che mi ha spinto a denunciare sono stati gli ultimi due vocali, li ho trovati gravi, sessisti e comunque denigranti nei confronti di me stessa, sia come professionista che come donna. Sono stata male perché sono stata attaccata dagli hater, sono stata attaccata dagli insulti antisemiti che non c’entravano niente, li avete letti no? Rocco è una persona forse istintiva, simpatica e quei due insulti però mi hanno veramente ferita e allora mi sono arrabbiata. Punto», ribadisce Toaff. 


La reazione di Siffredi

Al termine dell’incontro, in onda questa sera, martedì 26 marzo, su Italia 1, Siffredi ammette di dover fare «un passo indietro»: «Senti – dice – più che dirti che tutto dipende dalla mia testa, può darsi che sia instabile, può darsi che come hai detto tu sia depresso, può darsi che abbia dei problemi, ma non mi va di curarmi, non mi va di prendere antidepressivi perché penso di essere più forte della depressione, è la verità. Però evidentemente qualcosa non va e quindi la cosa migliore da fare è fare un passo indietro, cercare di ritrovare me stesso. Maleducazione, il non rispetto, ma soprattutto il problema più grande è che ho fatto, con un insulto, due insulti: ho fatto male a due donne perché mia moglie è stata male», spiega l’ex pornodivo, prima di dare un calcio e una manata contro il muro e rintanarsi in bagno a piangere.


«Perché sono un co****e. Mia moglie è la persona più importante che ho. Vedere i miei figli che dicono “Papà sei un coglione. Quando lo capisci che ti amiamo? Quando lo capisci?’ Vedere mia moglie è così, perché e tu…Io non so come spiegare” – dice l’attore a Toaff che lo ha, intanto, raggiunto in bagno -. Io non ho inventato la serie, la serie è la mia vita. Ho avuto problemi con la famiglia, non riesco a raccontare altro che la mia vita. È mi dispiace vedere quello che ho combinato a te e quello che ho combinato a mia moglie e ai miei figli. Lei ha totalmente ragione e basta. È vero che ho detto che Borghi mentre faceva sesso non mi rappresentava e te lo ripeto, non è… Ma l’ho detto anche a lui – continua Siffredi, riferendosi all’intervista -. Perché è come se io avessi detto “Ma io per 40 anni cosa ho fatto vedere? Perché non riusciamo a far vedere il motivo per cui ho fatto sto lavoro qua? Perché mi piace il sesso”. Io mi sono arrabbiato quando tu hai detto che vado sul set per sfogarmi. Quella roba lì mi ha fatto male perché è come se io sentissi che per 40 anni ero un malato di sesso. Io t’ho mandato quel vocale esclusivamente perché dentro di me ero estremamente confuso. E dicevo “Ma perché mi hai tradito? Perché? Perché mi scrivi questa roba? Hai bisogno di vendere due articoli più?” Io la vedevo così», conclude. La cosa che ha spinto la giornalista dell’Adn a denunciare Siffredi è «stato il messaggio e l’insulto alla mia professionalità», spiega Toaff. «Da persona non abituata a quelle offese sinceramente io le ho trovate denigranti e sono donna». Ma per la giornalista, ora, «è passato tutto», afferma. «Capisco che hai compreso l’errore. Basta», conclude la giornalista.

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