Geppi Cucciari è stata sostituita alla conduzione dei David di Donatello? «Bloccata da alte sfere della politica». Ma la Rai smentisce

La nota di viale Mazzini in merito all’indiscrezione di Alberto Dandolo su “Oggi”

La Rai smentisce la sostituzione di Geppi Cucciari per la co-conduzione della serata dei David: a precisarlo è una nota di viale Mazzini. «La Direzione Intrattenimento Prime Time – si legge in una nota di Viale Mazzini – smentisce tali illazioni e informa che non c’è mai stato alcun contatto da parte della Rai con l’artista relativamente a proposte di co-conduzione del suddetto evento». Carlo Conti condurrà la prossima edizione dei David di Donatello, in programma a Cinecittà – e in diretta su Rai 1 – il prossimo 3 maggio. Con lui ci saranno Alessia Marcuzzi e Fabrizio Biggio. «In realtà in prima battuta il presentatore toscano avrebbe dovuto avere al suo fianco l’irriverente Geppi Cucciari. Secondo fonti Rai l’ingaggio dell’attrice sarda sarebbe stato però bloccato all’ultimo momento dalle alte sfere della politica», riferisce il giornalista Alberto Dandolo su Oggi. Ieri nel corso della conferenza stampa tenutasi a Viale Mazzini sono state rese note le nomination, con ben diciannove candidature per C’è ancora domani di Paola Cortellesi. Il rotocalco parlava oltre tutto di una doppia esclusione. La comica sarda non condurrà infatti nemmeno il tradizionale incontro dei candidati al Quirinale con il presidente Sergio Mattarella previsto sempre per il 3 maggio, come fece invece lo scorso anno. Stavolta, al suo posto, ci sarà la collega Teresa Mannino.


Cucciari, Sangiuliano e quei libri da leggere

Cucciari è diventata, suo malgrado, protagonista di una celebre gaffe del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, durante la cerimonia di assegnazione del Premio Strega lo scorso luglio. Sangiuliano faceva parte della giuria chiamata a votare i libri in concorso. Libri che il ministro doveva leggere. Ma una dichiarazione lo tradì. «Proverò a leggerli», disse. Quando la comica gli chiese, con sorpresa, se non lo avesse già fatto, Sangiuliano ribatté: «Sì, li ho letti perché ho votato però voglio, come dire, approfondire questi volumi». Lo scambio si concluse con una battuta di Cucciari, diventata virale: «Cioè oltre la copertina… Dentro. Un bell’applauso al nostro ministro».


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