Il primario del Policlinico di Pavia indagato per molestie, le accuse da 11 specializzande

Dai questionari anonimi che l’Università ha trasmesso alla procura emergono casi di «palpeggiamenti» durante le lezioni. In altre situazioni il docente avrebbe chiesto di assumere «posizioni fisiche innaturali»

È arrivato l’avviso di chiusura delle indagini preliminari per un primario del policlinico San Matteo di Pavia: è accusato di molestie ai danni di 11 specializzande in medicina. Spetterà al giudice decidere per l’archiviazione o il rinvio a giudizio per «violenza sessuale aggravata dall’abuso di autorità». Il Corriere, raccontando la vicenda, spiega che il caso è partito dopo le risposte anonime che le giovani hanno inserito nei questionari di valutazione del corso che stavano seguendo nel reparto. I fatti sono relativi al 2020 e, prima dell’azione della procura di Pavia, un procedimento disciplinare era stato già avviato e chiuso dall’università. In quel caso per il medico, all’epoca direttore della scuola di specialità, ci fu l’archiviazione. Lui aveva comunque deciso di dimettersi dal ruolo di direttore prima della conclusione del procedimento. Ricopre ancora, invece, l’incarico di primario al San Matteo. La procura ha avviato le indagini dopo che la stessa università aveva le aveva trasmesso una relazione sull’uomo. Negli atti acquisiti, oltre alle testimonianze raccolte dalle presunte vittime, compaiono le frasi che queste avevano scritto nei questionari. Si legge di «palpeggiamenti» durante le lezioni, richieste di assumere «posizioni fisiche innaturali» e «confidenze inappropriate».


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