È morto O.J. Simpson, l’ex campione di football e attore aveva un cancro

Negli ultimi mesi le sue condizioni di salute sarebbero peggiorate, al punto da portarlo al ricovero in un hospice

È morto a 76 anni l’ex giocatore di football americano e attore O.J. Simpson. Come ha comunicato la famiglia citata da Tmz, Simpson da tempo era malato di cancro. L’ex giocatore è stato tra i personaggi statunitensi più famosi al mondo negli anni Novanta, quando aveva affrontato il processo per il duplice omicidio della sua ex moglie, Nicole Brown Simpson, e del suo amico Ron Goldamn. Seguito con un enorme clamore mediatico, il processo finì con l’assoluzione di Simpson.


La malattia

Negli ultimi mesi Simpson era stato ricoverato in un hospice per il peggioramento delle sue condizioni di salute. Da alcuni anni era in cura per un tumore alla prostata, trapelato pubblicamente solo lo scorso febbraio. Lui stesso nel 2023 ne aveva fatto cenno in un video su X. All’epoca aveva parlato di una forma di cancro, che diceva di aver superato. Nei mesi successivi la malattia ha fatto però la sua ricomparsa, con le condizioni di salute dell’ex giocatore di football americano che nell’ultimo periodo sono peggiorate notevolmente. Simpson, ha detto il suo avvocato a Tmz, ha smesso di respirare mentre era circondato da figli e nipoti.


La carriera sportiva

Simpson comincia a mettere in mostra le sue doti sportive già dalle superiori, quando inizia a giocare a football nel ruolo di running back. Al suo ultimo anno di università, nel 1968, viene nominato anche atleta dell’anno. Un traguardo che gli varrà, anni più tardi, anche l’introduzione nella College Football Hall of Fame. Il suo approdo nella Nfl è con i Buffalo Bills, con cui Simpson rimarrà dal 1969 al 1978. Per concludere la sua carriera, sceglie di tornare nella sua città natale, San Francisco, accolto con entusiasmo dai tifosi dei 49ers.

Il «caso O.J.»

Il 13 giugno 1994 è il momento in cui tutto il mondo, e non più solo gli appassionati di football, imparano a conoscere il nome di O.J. Simpson. Quel giorno vengono trovati i cadaveri della sua ex moglie Nicole Brown, da cui aveva divorziato pochi anni prima, e dell’amico Ronald Lyle Goldman. Simpson è accusato del duplice omicidio, ma viene incredibilmente assolto da ogni accusa al termine di uno dei processi più dibattuti della storia recente degli Stati Uniti. A difendere l’ex campione di football in aula di tribunale c’è un dream team di avvocati, tra cui Robert Shapiro, Alan Dershowitz e Robert Kardashian.

Il passaggio al cinema

Quando ancora gioca a football, Simpson comincia a recitare alcune piccoli parti cinematografiche. Il ruolo che rilancia la sua fama è però quello dell’agente Nordberg nella trilogia di Una pallottola spuntata. Nel 1979 prova anche a lanciare una propria casa di produzione cinematografica, la Orenthal Productions, che ha però vita breve.

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