La rivoluzione di Shevchenko nel calcio ucraino contro le partite truccate: gli arbitri sottoposti alla macchina della verità

Parte il piano anti-corruzione del nuovo capo della Federcalcio di Kiev, che ha deciso anche di scegliere i direttori di gara solo con un sorteggio. Il precedente in Italia nell’anno in cui il Verona vinse lo Scudetto

Gli arbitri del massimo campionato di calcio ucraino si dovranno sottoporre al test del poligrafo, la famigerata macchina della verità. È l’ultima rivoluzione introdotta dal nuovo presidente della Federcalcio di Kiev, l’ex milanista Andriy Shevchenko, fortemente intenzionato a contenere le accuse di parzialità dei direttori di gara e migliorare gli standard del campionato. E poi c’è il nodo della corruzione, che l’ex ct della nazionale ucraina ha intenzione di sradicare, dopo anni di accuse e scandali su partite truccate. «Consideriamo il poligrafo come un’opportunità per ottenere migliori informazioni – spiega Shevchenko – per capire con quali arbitri possiamo lavorare e con quali no. Stiamo iniziando da zero». Chi non passerà la prova della macchina della verità dopo aver diretto una partita, non potrà più arbitrare.


Il sorteggio per scegliere gli arbitri

Come riporta The Athletic, Shevchenko ha anche intenzione di cambiare il modo in cui gli arbitri vengono assegnati alle partite. Finora in Ucraina, così come accade nelle competizioni nazionali più importanti come Premier, Liga e Serie A, i designatori scelgono i direttori di gara in base all’importanza della gara e alle valutazioni sulla bravura dell’arbitro. Shevchenko vuole invece invertire anche qui la rotta, imponendo un sistema di sorteggio che renda del tutto casuale l’assegnazione delle gare. Il sistema è ancora in fase di sperimentazione, ma i precedenti sono incoraggianti. The Athletic ricorda per esempio il caso della Serie A nel campionato ’84/’85, unica stagione in cui gli arbitri furono scelti con il sorteggio. In quella stagione il Verona vinse il suo unico Scudetto nella storia. L’anno successivo, con il ritorno al sistema tradizionale di assegnazione degli arbitri, a vincere il campionato era stata di nuovo la Juventus.


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