Morgan, le accuse a Ultimo per il titolo del suo nuovo album: «È appropriazione indebita»

Il cantautore accusa il collega di avergli “sottratto” l’idea del titolo Altrove: «È come se l’avesse chiamato Albachiara o Il cielo in una stanza pensando di fare cosa originale o senza citare la fonte»

Non è andato giù a Morgan il nome che Ultimo, nome d’arte del romano Niccolò Moriconi, ha scelto per il suo sesto album di inediti, in uscita il 17 maggio. Si chiamerà Altrove, conterrà otto brani pensati come un racconto per accompagnare «per mano i suoi fan a scoprire quell’altrove che ognuno disegna in modo unico e custodisce dentro di sé». Una provocazione, così l’ha intesa il collega che gli ha dedicato un lungo messaggio per chiedergli di cambiare il nome scelto. «Se il tuo titolo è un omaggio alla mia canzone credo che la cosa andrebbe comunicata, se invece non lo è e magari può anche darsi tu non la conosca, te lo sto facendo sapere», scrive Marco Castoldi, in arte Morgan. Il milanese, classe 1972, deve parte del suo successo alla carriera con i Bluevertigo ma uno dei brani più famosi del suo repertorio è proprio Altrove, contenuto nell’album Canzoni dell’appartamento – il primo da solista – uscito 21 anni fa, nel 2003. «Il punto non è una questione di diritti ma di idee», prosegue Castoldi, «e okay che la mia è una canzone e il tuo è il titolo di un album, ma immaginiamo che io faccia un album che si chiama Il cielo in una stanza o Albachiara, tu cosa penseresti?».


«Desolante che non si abbia slancio per sperimentare»

Tre le opzioni che suggerisce al collega più giovane, più una quarta che però «è un pò spiacevole» e quindi non la rende esplicita. Penseresti, prosegue Morgan, che «ho fatto la cover o un tributo a Gino Paoli o a Vasco Rossi», o «di avere avuto un’idea strepitosa perché effettivamente sono dei gran bei titoli, ma c’è un piccolo dettaglio: non sono miei». Soluzione? «Se sono un vero artista la cosa mi imbarazza e cambio il titolo del mio album». Terza opzione: «Che sono veramente a corto di idee e uso quelle altrui, cosa che non si addice ad un artista rispettabile, o quantomeno ad un artista originale». Per Morgan, il problema è che «non si abbia lo slancio di inventare e di sperimentare, che ci si accontenti di una minestra riscaldata quando invece si potrebbero cucinare delle superbe pietanze fresche». Un quadro «desolante» secondo l’artista che poi si rivolge direttamente al suo interlocutore: «Non è trascurabile, dal mio punto di vista, questa tua scelta che, se proprio devo dirti la verità, nemmeno io all’epoca ho preso in considerazione quando ho scelto il nome dell’album che contiene Altrove. Era talmente più interessante Canzoni dell’appartamento che il paragone non reggeva, mi sembrava un titolo banale per l’album. Buono per un pezzo, ma non per un album: ed era il 2002, figuriamoci oggi». E poi un invito al cantante romano, che vanta 66 dischi di Platino, 21 dischi d’oro, più di 2 milioni di dischi venduti e più di 1 miliardo di stream collezionati su Spotify: «Cercherei di avere più fiducia nelle tue risorse, e se credi un po’ in te vedrai che non avrai più bisogno di fare appropriazioni indebite. Con stima, ti saluto e ti auguro il meglio».


Leggi anche: