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Il morbillo si riaffaccia in Europa. E aumentano i casi di pertosse

22 Aprile 2024 - 18:09 Filippo Mazzieri
I bambini di età inferiore a un anno sono quelli maggiormente esposti al rischio di contagio. L'Ecdc: «Serve una copertura vaccinale di almeno il 95% della popolazione»

Si torna a parlare di vaccini, non solo in Italia ma in tutta Europa. Questa volta, contro il morbillo e la pertosse. Tra marzo 2023 e febbraio 2024, infatti, in Europa sono stati registrati 5770 nuovi casi di morbillo e 5 decessi. I casi di pertosse, invece, sono 10 volte superiori ai due anni precedenti. Questi dati preliminari, sono stati resi noti dallo European Center for Disesas Prevention and Control (Ecdc) in occasione dell’Immunization Week, la settimana europea delle vaccinazioni che terminerà il 27 aprile. Andrea Ammon, direttrice del centro di ricerca, ha dichiarato che «è scoraggiante vedere come a livello europeo si affrontino ancora focolai di diverse malattie prevedibili con il vaccino». L’agenzia ha poi ricordato che a correre i maggiori rischi sono i bambini più piccoli di un anno che non hanno ancora l’età per essere completamente protetti dal vaccino.

Francia e Italia le più colpite

Francia e Italia sono le nazioni più colpite dall’aumento dei casi di infezione. Il dato non è una novità: L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) aveva già segnalato il netto aumento dei casi nel nostro paese. La conferma nel bollettino di sorveglianza integrata morbillo-rosolia del mese di aprile 2024. La netta risalita dei casi di morbillo rispetto ai 15 del 2022 era evidente già con i 44 casi del 2023. Ora, al 31 marzo 2024 risultano essere 213. Per essere più precisi sono stati confermati in laboratorio tra gennaio e marzo 2024 181 casi, 9 probabili e 23 possibili. L’ISS fa sapere che le nuove varianti potrebbero sfuggire ad alcune tipologie di test ma nessuna di queste è immune al vaccino. Andrea Ammon ha ribadito che: «Nel caso del morbillo è essenziale il ruolo dell’immunità di gregge» e la necessità di «un’altra copertura vaccinale di almeno il 95% della popolazione, con due dosi, per interrompere la trasmissione».

Fonte: ISS; Bollettino della sorveglianza integrata morbillo-rosolia

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