Marco Travaglio risponde a Maria Elena Boschi sui soldi pubblici della Rai al Fatto: «Non sa leggere o non capisce»

La replica del quotidiano dopo l’accusa di ieri

Il Fatto Quotidiano replica a Maria Elena Boschi. Ieri la capogruppo di Italia Viva in Senato e vicepresidente della Commissione di Vigilanza Rai aveva detto che il giornale di Marco Travaglio veniva «salvato con soldi pubblici» perché riceveva proventi da viale Mazzini. Al centro la trasmissione La Confessione di Peter Gomez, rivenduta anche alla Rai. Oggi arrivano le precisazioni. Loft, ovvero la società di produzione di Seif, l’editrice del Fatto, ha venduto in totale sette puntate della trasmissione. Il programma è una co-produzione Loft-Rai. Il budget complessivo era di 350 mila euro ma alla fine i costi si sono rivelati più bassi. Ovvero circa 43 mila euro a puntata per un costo complessivo di 305 mila euro.


Quanto costa un programma Rai?

Il quotidiano spiega che in media un programma Rai ha un costo di 60-70 mila euro a puntata. Ma c’è chi spende di più. Per esempio il flop di Avanti Popolo è costato 260 mila euro a puntata. Report ne costa 155 mila, mentre Far West arriva a 240 mila. Nel suo editoriale in prima pagina Travaglio spiega che nell’ultimo bilancio i ricavi Seif si reggono sui contenuti media (tra cui Loft) per l’8,59% e sui prodotti editoriali (Fatto, sito e libri PaperFirst) per l’80,71%. Infine, Travaglio replica all’accusa di essere per questo piuttosto tenero con la Rai di marca meloniana. Prima citando le rubriche e gli articoli critici nei confronti di viale Mazzini di queste settimane. E poi concludendo così: «La nota aretina non sa leggere o non capisce ciò che legge, o entrambe le cose. Però è dotata di notevole humour: sennò non accuserebbe gli altri di lottizzare la Rai, avendola i renziani occupata al 100% nel 2014-19 e seguitando a occuparla in tante caselle chiave, dalla presidenza della Soldi al Tg3 di Moiro Orfeo, ora che non li vota più nessuno».


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