Medvedev minaccia Zelensky: «È un obiettivo militare legittimo e un criminale di guerra»

Il messaggio del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo: «Ha autorità solo per firmare la resa incondizionata»

Volodymyr Zelensky «è a capo di un regime politico ostile alla Russia che ci sta facendo guerra, e i leader dei Paesi che fanno la guerra sono sempre considerati un obiettivo militare legittimo». All’agenzia di stampa Tass Dmitry Medvedev indica il presidente ucraino come un possibile obiettivo per l’esercito russo, chiedendo anche che venga trattato come un criminale di guerra. «Un regime criminale non ha e non può avere un governante legittimo, rimane sempre un criminale», prosegue il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, «deve essere catturato e processato per crimini contro cittadini russi e ucraini. Se non fosse possibile arrestare un criminale del genere, dovrebbero essere applicate le regole praticate per i terroristi». Un anno fa, quando la Corte penale internazionale aveva spiccato un mandato di arresto internazionale per Vladimir Putin, aveva definito il provvedimento carta straccia. Medvedev quindi non riconosce né lo Stato ucraino né l’autorità che lo governa, che secondo lui potrebbe fare solo una cosa: «Può essere la parte che firma l’atto di resa incondizionata, come ad esempio fecero Alfred Jodl o Wilhelm Keitel per conto della Germania nazista e delle sue forze armate».


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