Body Shaming: Ambra Angiolini e quel «fardello di ciccia» sui media. L’attrice: «Avevo solo 17 anni, ma è una guerra che ho vinto»

Dai «chili di troppo» a «palloncino gonfiato»: ecco gli attacchi subiti negli anni ’90 «da media e tv ipocriti»

Passano gli anni, cambia la cultura, cresce la consapevolezza. Lo sa bene Ambra Angiolini che ha deciso di rompere il silenzio sul body shaming subito durante i suoi migliori anni di carriera, in particolare modo dai media. Sul suo account Instagram ha raccolto una serie di video con interviste e articoli di giornali degli anni ’90 che la riguardano. Qui ripercorre la sua carriera, riflette sulle difficoltà affrontate a causa dell’«ipocrisia» della televisione e di certa stampa e mette in luce aspetti dolorosi del suo passato, con particolare riguardo al trattamento riservatole dai media quando aveva solo 17 anni. «Ripercorrendo la mia storia, con l’aiuto del mio amico Fabio Marantino, mi sono resa conto dell’ipocrisia della tv e di certa carta stampata; probabilmente non si può più dire niente solo perché avevano già detto tanto…troppo», scrive Angiolini. «Se in quel periodo, avevo solo 17 anni, qualcuno mi avesse fatto notare che non ero più “spensierata” invece di sottolineare ovunque quanto io fossi diventata grassa, avrei cercato di tornare ad essere più “mia“ che di tutti», denuncia l’attrice.


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Da «fardello di ciccia» a «palloncino gonfiato»: gli attacchi all’attrice

Sono diversi i servizi che Angiolini riporta nel suo post social. «Liberata dal fastidioso fardello di ciccia che aveva fatto impensierire tutti i suoi ammiratori», si sente dire dalla voce di un servizio televisivo mentre la telecamera fa un focus sul lato b dell’attrice. «Nemmeno l’abito nero e la gonna lunga riescono a dissimulare i chili di troppo», si legge poi nella didascalia di una sua foto su un giornale. «Aiuto, sto diventando un palloncino gonfiato», è invece il titolo di una rivista patinata. Ma anche: «L’extralarge non si addice ad Ambra». E così via. «Il problema di oggi, si dice ovunque, sono gli haters, ma c’è qualcuno che molto tempo fa gli ha evidentemente fatto scuola», commenta oggi Angiolini. «Questo post non è per vittimismo che lo scrivo, ma per rimettere a posto le cose. Io alla fine ho vinto una guerra che non doveva nemmeno essere combattuta», conclude l’attrice. E nel post aggiunge l’hashtag #mychoice, con cui ci tiene a rivendicare la determinazione a vivere secondo le proprie scelte e ad essere padrona del proprio corpo.

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