Lega, l’europarlamentare uscente: «È un partito cucito su misura su Salvini»

Gianna Gancia critica il Capitano per l’alleanza con Afd

Gianna Gancia, eurodeputata uscente della Lega, in un’intervista a La Stampa oggi dice che è una buona notizia che le strade del Carroccio e di AfD si siano divise: «Per cinque anni abbiamo dovuto subire l’umiliazione di rimanere in un gruppo insieme con gli eredi non rinnegati del nazismo. E non nascondo di essere stata molto male per tutto questo tempo. Finalmente potremo assistere a un cambio di percorso positivo. Spiace solo che la Lega ci sia arrivata a seguito della Le Pen». Dice di aver capito subito che i suoi alleati erano pericolosi, ma i dirigenti del Carroccio non hanno avuto percezione della gravità della situazione: «Mi sono opposta fin da subito alla deriva estremista. Alleandoci con loro è calato su di noi un cordone sanitario, serio e forse anche giusto, per bocciare qualsiasi nostra proposta. A quel punto ho dovuto portare avanti le mie battaglie in autonomia e in piena libertà».


Mentre nella Lega secondo lei decide tutto Salvini: «Le alleanze si fanno dopo il voto. E questa volta possibilmente nella sede giusta, che è il consiglio federale della Lega. Dove ormai non viene più discusso nulla. Che lo decida tutto il movimento, con gli eletti al congresso, i ministri e i governatori. Non solo Salvini». Dice che quella di candidare il generale Roberto Vannacci è stata «un’altra scelta non condivisa, voluta da Salvini per prendere voti. Vannacci resta un volto triste della nostra società, che non propone nulla. Non si capisce perché una persona di questo tipo debba rappresentare la Lega in tutte le circoscrizioni». Anche se secondo lei l’esperimento «avrà successo, perché in Italia l’elettore vota il personaggio che vede su televisioni e giornali. L’operazione politica è già riuscita, anche se non ha nulla a che fare con la Lega ma con un partito cucito su misura su Salvini».


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