Ridere anche con la musica. Il primo album di Valerio Lundini: «Il pubblico apprezza le novità, mica è idiota» – L’intervista
La comicità di Valerio Lundini è irresistibile, solida come il suo metodo di lavoro: portare avanti progetti nei più svariati ambiti senza perdere mai la sua identità: «Non credo molto nel “largo ai giovani”, credo più nel fare le cose con la voglia di farle bene», dice in questa intervista a Open il comico romano, classe 1986. La verità è che serve anche qualcosa in più, riuscire a sfidare lo status quo, specie quando si tratta di arte destinata al mainstream: «C’è sempre questa logica – spiega ancora a Open – per cui le cose che piacciono alle persone, anche a tante persone, non si possano fare perché arriva qualcuno che ti dice che la cosa è figa ma la gente non la capisce. Questi sono i veri nemici di tutti noi, quelli che dicono che le cose non vengono capite e danno la colpa ad un ipotetico pubblico stupido. C’è questa cosa di trattare sempre il pubblico come degli idioti, quindi cercare sempre di non fare cose nuove». Lundini, con talento, coraggio e spregiudicatezza, fa qualcosa di effettivamente nuovo: la sua comicità no sense ha trovato una grande disponibilità nel pubblico di un filone che possiamo far risalire a Cochi e Renato, passando per Frassica e Lillo&Greg. E oggi – dopo la rete, la tv, il cinema, il teatro, e le libreria – punta a conquistare anche il mondo della musica con i suoi Vazzanikki e l’album Innamorati della vita, un disco comico molto divertente.
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