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Nick Kyrgios dà del «dopato» a Jannik Sinner, poi la battuta sessista alla fidanzata Anna Kalinskaya

08 Settembre 2024 - 15:16 Redazione
kyrgios contro sinner doping us open
kyrgios contro sinner doping us open
Il riferimento del collega australiano è al caso di positività al clostebol assorbito involontariamente dal tennista italiano

Nuovo attacco di Nick Kyrgios a Jannik Sinner. Il tennista australiano non impugna la racchetta da mesi, ma continua a stuzzicare l’azzurro sul caso del presunto doping. Il casus belli è un sondaggio pubblicato dal tennista australiano su su X (ex Twitter) per chiedere ai suoi follower chi vincerà gli US Open, limitando le opzioni ai due finalisti, Taylor Fritz e Sinner. Tuttavia, accanto al nome dell’altoatesino, impegnato questa sera nella finale del torneo d’Oltreoceano, l’australiano ha aggiunto tre emoticon: la bandiera italiana, un flacone e un guanto. Il riferimento è al Clostebol, un agente anabolizzante a cui Sinner è stato trovato positivo due volte ma non a causa di un’assunzione. La sostanza è passata dalla pelle del fisioterapista che ne aveva fatto uso a quella del tennista senza che quest’ultimo lo sapesse.

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Sotto il sondaggio si sprecano commenti di critica sia per Kyrgios sia per Sinner, rappresentato in immagini generate con AI con dei muscoli fuori misura. Tra le foto pubblicate ce n’è un’altra, in cui appare l’attuale fidanzata di Sinner, la tennista russa Anna Kalinskaya. Kyrgios ha commentato l’immagino con un caustico «second serve» («secondo servizio»). Modalità di cattivo gusto scelta per evidenziare che prima di stare con Sinner, Kaliskaya era fidanzata con l’australiano. Un intervento che ha generato decine di reazioni negative nei confronti del tennista, che in questa edizione del torneo statunitense è stato impiegato dagli organizzatori nelle vesti di intervistatore degli atleti a fine match. Reazioni che non hanno scalfito l’australiano. Invece di scusarsi, ha aggiunto: «Non pensate che sia esilarante la rapidità con cui le persone si innervosiscono con un paio di parole o emoji. Troppo potere».

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