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Giuseppe Conte al Festival di Open: «Il comportamento di Grillo è antidemocratico, il processo costituente non si può fermare» – I video

20 Settembre 2024 - 18:48 Antonio Di Noto
Il leader del Movimento 5 Stelle intervistato da Enrico Mentana è entrato nel merito della lite che da settimane va avanti con il fondatore

Il leader del Movimento 5 Stelle ed ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ospite al Festival di Open è entrato nel merito della controversia con il garante del Movimento 5 Stelle e suo fondatore Beppe Grillo. Nonostante Grillo, non è possibile interrompere questo processo di rifondazione del Movimento. «Non è possibile decidere su cosa si può decidere e cosa no. Se facessimo come vuole Grillo daremmo il via a una deriva antidemocratica. Neppure chi ha fondato il nostro progetto può pensare di interromperlo». Motivando la decisione del Movimento di istituire un’assemblea costituente, Conte ha menzionato l’alto astensionismo e principi con cui la creatura politica è nata: «L’astensionismo è al 50%. Se continueremo così andranno a votare solo coloro che hanno un interesse personale. Non riduciamo il Movimento a una persona. Il Movimento è una comunità di persone che si impegnano tutti i giorni per portare avanti principi e battaglie nelle comunità locali». 

La lite tra Conte e Grillo sulla costituente del Movimento 5 Stelle

Da settimane tra Conte e Grillo si protrae uno scontro, nato in piena estate, in seguito all’annuncio del partito di istituire un’assemblea costituente il prossimo ottobre. Ad essere messi in discussione in questa rifondazione potrebbero essere anche due pilastri del Movimento: il nome e il simbolo, e il vincolo dei due mandati. Due eventuali cambiamenti a cui Grillo si è detto fermamente contrario, schierandosi più volte in aperto contrasto con Conte, anche per il nuovo posizionamento politico del Movimento, all’interno del campo largo tra Alleanza Verdi Sinistra e Partito Democratico.

Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte al Festiva di Open
OPEN / Andrea Veroni | Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte al Festival di Open

Mamma e papà del Movimento 5 Stelle

«Chi dice che Grillo è il papà del Movimento, io sono la mamma e la nostra è una famiglia che litiga sta ponendo male la questione. Innanzitutto perché io non ho mai parlato male di Grillo. Non ho motivo di farlo e di non essere riconoscente a chi assieme a Casaleggio ha realizzato questo grande progetto che ovviamente deve evolversi. È sbagliato dirlo anche perché Grillo è il papà del movimento, ma io non sono la mamma. Inoltre, nessuno può disconoscergli il merito della paternità». Ma oggi – continua il leader pentastellato – Conte non è la mamma. Non c’è una mamma. C’è una comunità che legittimamente si ritrova a discutere del proprio futuro, con la consapevolezza che è un esperimento.

«L’esperienza Draghi è stata una violenza per il M5S»

Incalzato da Enrico Mentana, Conte ha ripercorso gli ultimi momenti del suo secondo esecutivo, parlando anche di Mario Draghi, suo successore a Palazzo Chigi, nei confronti del quale non ha mai celato il rancore e i sospetti di aver interferito nella scissione di Luigi Di Maio. «Ci siamo impegnati allo spasimo con tutte le nostre energie, fisiche e mentali, per salvare il Paese». Conte ha rimarcato: «L’esperienza Draghi, per come si presentava sarebbe stata una violenza sul piano politico per il Movimento 5 Stelle. Perché il M5S non è nato certo per accomodarsi a un governo tecnico di salute pubblica che sin dall’inizio ha avuto la missione di distruggere tutte le riforme che al momento Cinque Stelle».

L’alluvione in Emilia Romagna

Il leader del Movimento 5 Stelle ha colto l’occasione per lanciare un messaggio in seguito alle alluvioni che hanno colpito la Romagna e la costa Adriatica. «Ho avuto confronti con i sindaci pentastellati; vari assessori, e consiglieri del movimento per avere aggiornamenti. Esprimo la massima solidarietà a tutte le famiglie alluvionate e alle persone che risultano disperse». L’ex premier non ha risparmiato una menzione alla polemica tra il governo e la regione Emilia Romagna sui fondi contro il dissesto idrogeologico: «Dobbiamo essere tutti uniti. Non è possibile che chi ha un incarico istituzionale, in queste ore in cui si richiede il massimo impegno, si perda in polemiche politiche».

Conte: «Quella di Salvini sui migranti è solo retorica. Gli avevo detto di far sbarcare l’Open Arms»

Infine il leader del Movimento si è espresso sul suo ex Ministro dell’Interno Matteo Salvini, nel pieno del caso Open Arms: «Oggi è un avversario politico sta lì a rispondere anche ai giudici. Io non gli auguro certo una condanna penale. Ma in quei giorni in cui ritardava gli sbarchi gli ho scritto due lettere. La sua era solo retorica, perché alla fine sbarcavano lo stesso. Eravamo a cavallo del Ferragosto – continua Conte – del 2019. Le condizioni erano da brividi: il solleone, c’erano dei bambini e dei soggetti vulnerabili a bordo. Gli ho scritto per farli sbarcare perché non poteva lasciarli in mare. Ci sono norme che non glielo consentivan»o. «Il giorno dopo – ha chiosato Conte – mi ha risposto da ministro all’Interno a presente del Consiglio, dicendo che lui non la pensava assolutamente così e che avrebbe continuato così».

Foto di copertina: OPEN / Andrea Veroni

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