Inchiesta ultras, Javier Zanetti all’interrogatorio: «Ferdico mi parlò dei biglietti, ma non ho mai subito minacce e intimidazioni»


«Mi accennò la questione, io ne parlai con la base della dirigenza». A dirlo è Javier Zanetti, ex capitano dell’Inter e ora vicepresidente. La bandiera nerazzurra è stata sentita oggi, 10 ottobre, come testimone dagli investigatori della Squadra mobile nell’ambito dell’inchiesta che ha azzerato con 19 arresti i vertici delle due curve milanesi. Un’indagine coordinata dai pm Paolo Storari e Sara Ombra della Dda e guidata dall’aggiunta Alessandra Dolci e dal procuratore Marcello Viola. Zanetti, come riporta Ansa, conferma di essere stato contattato da uno dei capi della curva nord Marco Ferdico, tra gli arrestati, per avere più biglietti per la finale di Champions del 2023 con il Manchester City. Una richiesta avanzata anche all’allenatore Simone Inzaghi. Ma Zanetti ha smentito qualsiasi pressione: «Mai minacce e intimidazioni». Il clima in sostanza era «tranquillo». Per l’aumento del numero dei biglietti – poi ottenuto – non avrebbe quindi parlato con l’attuale presidente Giuseppe Marotta.
«Non parlai di controlli polizia»
Il vicepresidente dell’Inter ha poi smentito di aver avvisato Ferdico dei monitoraggi in corso della polizia. «Non è vero», ha risposto agli investigatori che hanno tirato fuori l’intercettazione del maggio 2023 tra Ferdico e Marco Materazzi, ex difensore nerazzurro. Il primo sosteneva che «avrebbe saputo da Zanetti» che c’erano «funzionari di Polizia che stanno monitorando la curva…». L’interrogatorio di Zanetti è durato complessivamente un’ora e mezza. L’ex difensore nerazzurro ha risposto a tutte le domande.
In copertina: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI I Il vicepresidente dell’Inter Javier Zanetti con l’allora amministratore delegato dell’Inter e ora presidente Giuseppe Marotta durante la partita di calcio di Serie A tra SS Lazio e FC Inter allo stadio Olimpico di Roma, 17 dicembre 2023