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Dalle “simpatie” nere ai legami con i Pro Vita: chi è Paola Frassinetti, la sottosegretaria all’Istruzione che celebra la marcia su Roma

Paola Frassinetti simpatie nere legami Pro Vita
Paola Frassinetti simpatie nere legami Pro Vita
Il passato tra i missini e Alleanza Nazionale. E l'attivismo a favore delle associazioni "anti-gender"

«Fascismo immenso e rosso», così la sottosegretaria all’Istruzione Paola Frassinetti aveva celebrato in un commento su Facebook l’anniversario della marcia su Roma. La citazione è dello scrittore francese Robert Brasillach, accusato di collaborazionismo con il Terzo Reich e per questo giustiziato. L’intervento della sottosegretaria aveva scatenato una bufera tra le opposizioni, in prima fila il Pd ne ha chiesto le dimissioni. Ma le “simpatie” nere dell’esponente di Fratelli d’Italia non sono una novità: sono iscritte nel suo stesso curriculum politico. Dal Movimento sociale italiano è transitata ad Alleanza nazionale fino all’approdo nel partito di Giorgia Meloni. Un cursus honorum descritto dal linguista Massimo Arcangeli nel suo libro Quel braccio alzato. Storia del saluto romano dove nell’ultimo capitolo, Fratelli d’Italia, l’Italia s’è destra, parla proprio della sottosegretaria e del direttore dell’approfondimento della Rai Paolo Corsini. Come spiega Domani, nella sua carriera Frassinetti ha incrociato più volte le associazioni Pro Vita. Incontri che si sono trasformati in convergenze politiche.

Il supporto alle cause dei Pro Vita

La vicinanza di Frassinetti alle cause dei Pro Vita viene da lontano e trova anche riscontri nelle cronache politiche prima del suo ingresso al ministero dell’Istruzione. 5 agosto 2020: Frassinetti, allora  Responsabile di FdI del dipartimento Istruzione, interviene in aula contro il ddl Zan sull’omobitransfobia. Le critiche dalla Camera si spostano alla piazza: «Le lobby Lgbt vogliono entrare nelle scuole. Distribuire opuscoli con bambini con sessi diversi. L’intento è agevolare delle potenti associazioni Lgtb per poter incidere nella mente degli adolescenti». È il fronte a cui aderisce l’attuale sottosegretaria: contro le famiglie arcobaleno e i diritti che rivendicano. Per questo, nel 2021, osteggia la circolare del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi che invita le scuole a ricordare e celebrare il 17 maggio, la “Giornata internazionale contro l’omotransfobia”. La sfida viene rilanciata in occasione delle politiche del 2022: Frassinetti firma il manifesto di Pro Vita e Famiglia.

I Pro Vita al Ministero

Frassinetti entra in Parlamento e viene nominata sottosegretaria all’Istruzione. Un ruolo che sfrutta per accogliere nelle stanze del ministero le associazioni Pro Vita. Il 14 dicembre 2022, CitizenGo Italia e Non Si Tocca La Famiglia consegnano una petizione “Stop gender nelle scuole”. Non solo, presentano le proposte «per la tutela e l’educazione dei bambini e dei ragazzi dalle propagande ideologiche». Un incontro di cui si ritengono sodisfatte «per il clima positivo nel recepire le urgenze e le istanze che in questo momento ritengono urgentissime». Le associazioni rilanciano e dicono di avere «appuntamento a breve per fare il punto della situazione». A marzo 2023 arriva il turno dell’associazione Pro-Vita e Famiglia. L’occasione è il documento Progetti applicati nelle scuole italiane ispirati alla teoria gender: una raccolta dei corsi anti bullismo in diverse città.

I convegni

La sottosegretaria si fa notare anche per la sua presenza assidua a molti convegni sul tema, puntualmente rilanciati sulle sue pagine social. L’8 giugno 2023 ha ospitato alla Camera l’incontro Dall’emergenza all’alleanza educativa. Tra gli ospiti c’è proprio Massimo Gandolfini, leader del Family Day e consulente del Dipartimento per le politiche antidroga.

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