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Roma, crolla pezzo di cornicione dalla chiesa di San Giacomo: un ferito. Il parroco: «Tragedia sfiorata»

01 Novembre 2024 - 16:46 Alba Romano
roma via del corso chiesa cornicione soprintendenza
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L'incidente a fine mattinata in via del Corso. Il 51enne colpito è stato trasferito in pronto soccorso in codice verde: non è grave

Tragedia sfiorata nel cuore di Roma. Un pezzo del cornicione della chiesa San Giacomo in Augusta, in via del Corso, è caduto ferendo lievemente una persona. L’uomo, un residente di 51 anni, è stato trasportato in codice verde all’ospedale Fatebenefratelli. L’edificio – ha raccontato il parroco – non aveva mostrato «nessuna criticità» nelle scorse settimane. Anzi, sarebbero stati fatti di recente dei sopralluoghi per verificarne la solidità strutturale, essendo la chiesa inserita tra gli edifici coperti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Attualmente il sagrato e il luogo di culto sono stati transennati e chiusi al pubblico.

Cosa è accaduto

È accaduto poco dopo le 12, d’improvviso. Un pezzo del cornicione della chiesa di San Giacomo – in un primo momento si pensava fosse della chiesa di fronte, Santi Nomi di Gesù e Maria – si stacca e cade. Una scheggia dell’architrave colpisce un astante, ferendolo a una gamba. Nulla di grave, ma il 51enne è comunque condotto al pronto soccorso per ulteriori accertamenti e per le medicazioni del caso. Sul luogo arrivano le forze dell’ordine e i vigili del fuoco, che procedono al transennamento dell’area. Nei prossimi giorni dovranno essere messe delle mantovane e delle impalcature per mettere in sicurezza il transito di persone al di sotto dell’architrave. «Spero che entro la prossima settimana si possano fare questi lavori», ha detto ad Ansa don Giuseppe Trappolini, parroco di San Giacomo. «Siamo una parrocchia, non possiamo restare chiusi».

I controlli e i lavori previsti… non all’architrave

«È un miracolo che non sia successo niente, poteva essere una tragedia. Davanti alla chiesa c’è sempre gente, persone che chiedono l’elemosina o turisti che entrano per visitarla». Don Trappolini non nasconde apprensione per quanto è accaduto. «Non c’era assolutamente nulla che non andava», ha aggiunto spiegando che San Giacomo è di proprietà della Asl, grazie all’antico filo che la lega all’omonimo ospedale. Questa estate – ha raccontato don Trappolini – «erano stati fatti dei sopralluoghi» da parte di architetti e geometri della Soprintendenza Belle Arti, «perché la chiesa è tra quelle inserite nel piano Pnrr». Ma anche in quelle occasioni «non è stato rilevato nulla».

Anzi, erano previsti dei lavori che «sarebbero cominciati a giorni», ma si trattava solo di ripulire facciata e tetto. Niente a che fare con l’architrave: «Essendo interessato l’ingresso della chiesa, anche io avrei visto se c’era qualcosa che non andava, magari polvere caduta dall’alto. Nulla, è successo all’improvviso». Questo pomeriggio, insieme alle celebrazioni per la festa di Ognissanti, ci sarebbe stata la celebrazione per i duecento anni della parrocchia con il nuovo vicario, monsignor Baldo Reina. «Chiaramente abbiamo rinviato tutto», ha annunciato don Trappolini. «Ma è stato davvero un miracolo».

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