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Usa 2024, Trump parla già da presidente: «Ho vinto ovunque. Abbiamo fatto la Storia» – Il video

06 Novembre 2024 - 08:31 Simone Disegni
Il tycoon rivendica la vittoria di fronte ai supporter festanti a Palm Beach, in Florida: «Ora una nuova età dell'oro per l'America»

Donald Trump prende la parola poco prima delle 8.30 di mattina ora italiana e annuncia di aver vinto: «Grazie a tutti, siete tantissimi. È il più grande movimento della Storia. Ora raggiungeremo un altro livello d’importanza, aiuteremo il Paese a lenire le ferite. Sistemeremo tanti problemi, tra cui quello dei confini. Oggi abbiamo fatto la Storia». Il tycoon ha raggiunto la folla di sostenitori in festa al centro congressi di Palm Beach dopo aver seguito il lungo spoglio nella sua villa di Mar-a-Lago, in Florida. Lo scrutinio elettorale in realtà è lungi dall’essere concluso. Dei sette swing states considerati cruciali per stabilire la vittoria, sono stati sinora assegnati con certezza a Trump il North Carolina, la Pennsylvania e la Georgia. Ancora da attribuire ufficialmente invece Arizona, Nevada, Michigan e Wisconsin. Ma anche qui Trump è dato a un passo dalla vittoria. Kamala Harris, dal canto suo, non ha pronunciato parola e il suo staff ha fatto sapere che non lo farà ancora per molte ore. Il discorso in cui la vicepresidente uscente concede la vittoria arriverà dunque con ogni probabilità solo nel pomeriggio/sera di mercoledì. A dare per prima l’annuncio dell’esito della corsa per la Casa Bianca era stata poco prima delle 8, ora italiana, Fox News.

La fine della guerre e le altre promesse

Trump si presenta sul palco del convention center di Palm Beach con a fianco la moglie Melania e altri famigliari, e sottolinea di aver vinto di nuovo, questa volta a valanga. «Abbiamo vinto anche nel voto popolare, prendiamo il Senato e sembra che manterremo il controllo anche della Camera». Poi i ringraziamenti a tutti gli alleati che l’hanno sostenuto nella campagna elettorale, alla moglie e a tutti i figli. Trump ha poi ceduto brevemente la parola al vicepresidente designato J.D. Vance. Solo per riprenderla però poco più tardi per gridare ancora più forte al successo. «Una vittoria per la libertà e la democrazia», l’ha definita, tornando a promettere di realizzare le promesse chiave della sua campagna: la lotta all’immigrazione clandestina, con la chiusura dei confini, la conclusione di tutte le guerre («Non ne inizierò, ma le fermerò»), la riscossa della classe media e dell’America dimenticata. Un ultimo comizio finale, più che un primo discorso da presidente. Manca l’ufficialità, e la resa dell’avversaria degli ultimi due mesi Kamala Harris. Ma Trump ha già prenotato il ritorno alla Casa Bianca. E a gennaio questa volta non avrà ragione di sobillare alcuna folla rabbiosa.

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