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Il Giornale contro Selvaggia Lucarelli: «Fa spot occulti». Lei: «Querelo. Ho pagato io quei vestiti»

28 Novembre 2024 - 05:33 Alba Romano
selvaggia lucarelli spot ballando con le stelle instagram vestiti gioielli
selvaggia lucarelli spot ballando con le stelle instagram vestiti gioielli
La testata di Sallusti ipotizzava la violazione delle linee guida dell'Antitrust dopo il caso Ferragni-Balocco (nate però proprio grazie alla Lucarelli)

Il Giornale contro Selvaggia Lucarelli. In un articolo a firma di Felice Manti si parla di «una decina di post su Instagram» che vanno dal 2021 al 2023 che potrebbero sembrare casi di pubblicità occulta sugli abiti e i gioielli indossati. La testata ipotizza addirittura una segnalazione presso il Garante della Concorrenza e del Mercato e un procedimento davanti all’Ordine dei Giornalisti, postumo perché la Lucarelli non è più iscritta all’ordine. La diretta interessata però annuncia di avere dato mandato ai suoi legali per querelare la testata e spiega ad Open per altro che nei post di Instagram citati era ritratta con abiti che lei stessa aveva acquistato, non facendo quindi alcun tipo di pubblicità, che non ha mai fatto in nessun caso.

Le regole dopo il caso Balocco

Il Giornale ipotizzava una violazione delle norme dell’antitrust chiamate “codice Balocco”, e che riguardano gli influencer «con almeno un milione di follower su una o più piattaforme social e un engagement rate medio pari o superiore al 2%». C’è l’obbligo di informare i follower «chiaramente» sulla «natura commerciale dei contenuti pubblicati dagli influencer». L’obbligo di rendere esplicito il fine commerciale della comunicazione, se non deducibile dal contesto. E quello dell’inserimento di diciture chiare e visibili come Pubblicità/Advertising, Sponsorizzato da… o In collaborazione con… all’inizio dei post o delle comunicazioni a pagamento. Oltre agli hashtag specifici come #Pubblicità, #Sponsorizzato o #adv tra i primi tre hashtag di un post promozionale. Quel codice che non potrebbe scattare per foto che non hanno natura pubblicitaria in realtà è nato proprio in seguito alle inchieste della Lucarelli sul pandoro-gate della Ferragni.

I marchi e i post su Instagram

Il Giornale, che riferisce come la Lucarelli nei post paria della stilista di gioielli #delfinaelettez, una donna «affascinante e talentuosa» e una delle tanti eredi del casato Fendi. Poi ci sono i «vestiti bellissimi» di @maison_madame_ilary, si fa pure la domanda retorica sul “codice Balocco”: «Possibile che la Lucarelli abbia violato il codice che lei stessa ha contribuito a far nascere dopo le sue inchieste?». Domande che ora rischiano di approdare in tribunale dove la contesa fra la Lucarelli e la testata diretta da Alessandro Sallusti rischia di approdare.

La replica della Lucarelli e la causa in vista

Ad Open Selvaggia Lucarelli replica decisa: «Non ho ricevuto alcuna chiamata dal giornalista del Giornale perché verificasse la notizia. Non ho mai avuto alcun rapporto commerciale con marchi o brand a Ballando, nessun contratto, nessun accordo neppure informale su spot o pubblicità neppure sui social. Nel caso dei marchi citati dal Giornale su 90 puntate di Ballando ho ricevuto tre o 4 volte dei gioielli da Delfina Fendi che aveva piacere a prestarmeli e che ho restituito il giorno dopo (ci sono le bolle di accompagnamento). I vestiti citati dal giornale li ho pagati (conservo lo scontrino) ma ho ringraziato comunque la maison. Bastava comunque telefonarmi per verificare. Ovviamente ho dato mandato al mio legale per avviare una causa».

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