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Milano, il corteo per Ramy Elgaml al Corvetto: «I nostri quartieri sono uniti nel vostro dolore» – Il video

30 Novembre 2024 - 21:23 Ugo Milano
Sono almeno 400 i partecipanti, che si sono riuniti intorno ai fiori e alle foto deposte vicino al punto in cui è morto il 19enne. E intanto Fares esce dal coma

Il corteo in memoria di Ramy Elgaml, il 19enne morto in scooter durante un inseguimento con i carabinieri nella notte tra sabato e domenica, è arrivato nel luogo in cui il giovane ha perso la vita, all’angolo tra via Quaranta e via Ripamonti a Milano. Sono almeno 400 i partecipanti, che poco fa si sono riuniti intorno ai fiori e alle foto deposte nei giorni scorsi vicino al punto in cui è morto il 19enne. Qui i presenti hanno gridato «giustizia, giustizia» e applaudito sia per lui che per l’amico Fares Bouzidi, il 22enne che guidava lo scooter, che oggi pomeriggio si è svegliato dal coma.

«I nostri quartieri uniti nel vostro dolore»

ANSA/MOURAD BALTI TOUATI | Fiaccolata nel quartiere Corvetto a Milano

Il corteo era partito intorno alle 19 da piazzale Gabrio Rosa, dove viveva il ragazzo e dove nei giorni scorsi si sono verificati diversi disordini. Alcuni amici di Ramy hanno esposto una grossa fotografia del ragazzo e per strada è stato affisso anche uno striscione a firma del centro sociale Lambretta con scritto: «Ma quale sicurezza? Verità per Ramy e Fares». Alla partenza, la fiaccolata ha imboccato via Mompiani, dove abitava Ramy e gli amici hanno chiesto di percorrerla in silenzio «per rispetto. Tanta gente – ha detto un amico – ci ha detto di non passare di qua per evitare brutti ricordi ai genitori e al fratello. Noi abbiamo deciso di passare in silenzio: in ricordo del nostro amico». Il padre del 19enne aveva fatto sapere ieri, venerdì 29 novembre, che non avrebbe preso parte al corteo. Gli organizzatori hanno aggiunto che «chi abbia la minima intenzione di far sfociare questa fiaccolata pacifica in qualcosa di violento, se ne può andare perché non è ben accetto». In testa al corteo, un lungo striscione con scritto «I nostri quartieri uniti nel vostro dolore»

L’indagine

Ramy Elgaml è morto sul colpo, in un istante, non per lesioni gravi alla testa, per altro senza la protezione del casco, che si era sfilato durante la folle corsa in moto, ma per un gravissimo trauma al lato sinistro del torace: l’impatto devastante ha fratturato in più punti la colonna vertebrale e ha lesionato l’aorta senza lasciare via di scampo. Lo hanno rivelato i primi esiti dell’autopsia effettuata ieri. Il pm Marco Cirigliano, titolare dell’indagine, ha disposto ulteriori accertamenti e, quindi, non è ancora stato dato il nulla osta affinché si possa celebrare il funerale. L’inchiesta, in cui il 22enne alla guida dello scooter è piantonato in ospedale agli arresti domiciliari per resistenza a pubblico ufficiale ed è indagato per omicidio stradale assieme al vice brigadiere che era al volante della gazzella, punta a far luce sulla dinamica dell’incidente, su cui le immagini delle telecamere al momento non riescono a fare chiarezza più di tanto.

Foto copertina: ANSA / Mourad Balti Touati

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