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La storia di Alberto Trentini, il cooperante arrestato in Venezuela di cui non si sa nulla da due mesi

14 Gennaio 2025 - 16:29 Stefania Carboni
alberto trentini
alberto trentini
La famiglia del giovane veneziano fermato il 15 novembre chiede l'intervento del governo

Alberto Trentini è un giovane cooperante italiano, nato al Lido di Venezia, che è stato fermato il 15 novembre dalle autorità venezuelane. Di lui non si hanno più notizie da allora. E oggi la famiglia, assistita dall’avvocata Alessandra Ballerini, chiede al governo italiano di «porre in essere tutti gli sforzi diplomatici possibili e necessari, aprendo un dialogo costruttivo con le istituzioni venezuelane, per riportare a casa Alberto e garantirne l’incolumità». I parlamentari Giuseppe Provenzano e Gianni Cuperlo hanno presentato un’interrogazione, insieme ai colleghi Fabio Porta, Enzo Amendola, Lia Quartapelle e Laura Boldrini, in cui si domanda al governo che iniziative stia prendendo e per sollecitare l’immediato rientro in Italia. Trentini lavorava per la Ong francese ‘Humanity e Inclusion’ che si occupa di assistere disabili. Era arrivato a Caracas il 17 ottobre scorso.

«Si trova in carcere senza alcuna imputazione formale»

«Alberto era arrivato in Venezuela il 17 ottobre 2024 e il 15 novembre mentre si recava in missione da Caracas a Guasdalito», si legge in una nota del legale che segue i parenti del ragazzo. Il giovane «è stato fermato a un posto di blocco, insieme all’autista della Ong. Dalle scarse e informali informazioni ricevute sembrerebbe che pochi giorni dopo il fermo Alberto sia stato trasferito a Caracas e, a oggi, ci risulta ‘prigioniero’ in una struttura di detenzione, senza che gli sia mai stata contestata formalmente nessuna imputazione». L’unica azione finora nota sul caso Trentini è la risoluzione urgente della Commissione interamericana dei diritti umani (Cidh), che il 7 gennaio ha chiesto al Venezuela di fornire informazioni immediate sulle condizioni di detenzione dell’italiano.

Chi è Alberto Trentini

Il suo profilo lo ricostruisce Il Giorno. Laureato alla Ca’ Foscari di Venezia Trentini si è specializzato all’estero in assistenza umanitaria. In Inghilterra ha seguito un master in ingegneria delle acque e della salute. Ha lavorato in Sud America, Ethiopia, Nepal, Grecia e Libano. Soffre di ipertensione. E non si sa se sta assumendo i farmaci necessari, né quali siano le sue condizioni. «Nessuna notizia ufficiale è mai stata comunicata da nessuna autorità Venezuelana né Italiana e di fatto, da quasi due mesi, nulla sappiamo sulle sorti di Alberto – si legge ancora nella nota dei parenti –  tenuto anche conto che soffre di problemi di salute e non ha con sé le medicine né alcun genere di prima necessità. Dal suo arresto ad oggi, a quanto sappiamo, nessuno è riuscito a vederlo, né a parlargli. Neppure il nostro Ambasciatore è riuscito a comunicare con lui né ad avere sue notizie nonostante plurimi tentativi».

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