Svezia, arrestato un giovane per la sparatoria dal barbiere: non si esclude un regolamento di conti tra clan rivali


Un giovane è stato arrestato con l’accusa di aver ucciso tre persone presso un barbiere di Uppsala, in Svezia. L’arresto sarebbe avvenuto nella serata di ieri, martedì 29 aprile, poche ore dopo la sparatoria. Le autorità svedesi stanno mantenendo il massimo riserbo sui dettagli dell’arma utilizzata e sulle circostanze dell’episodio. «In questo momento non possiamo ancora definire un chiaro nesso con la criminalità organizzata», ha detto Erik Åkerlund, capo della polizia a Uppsala, parlando con i giornalisti. Non è esclusa la pista delle gang, ma secondo le forze dell’ordine svedesi quello di ieri resta un episodio isolato.
L’ipotesi dello scontro tra clan
Le tre vittime della sparatoria avvenuta ieri pomeriggio nella città universitaria di Uppsala, in Svezia, sono tutte di età compresa tra i 15 e i 20 anni. Uno di loro, inoltre, sarebbe coinvolto in un’indagine legata a un conflitto tra bande criminali rivali. In particolare, pare che il nome del giovane in questione comparirebbe in un filone d’inchiesta sulla pianificazione di un colpo contro un parente del boss malavitoso Ismail Abdo.
La fuga in monopattino dopo la sparatoria
L’allarme ad Uppsala è scattato alle 17.04, quando diverse persone hanno denunciato di aver sentito degli spari. La polizia si è messa subito sulle tracce dell’autore della sparatoria, avvenuta nei pressi di un barbiere in centro, poco lontano dalla stazione ferroviaria. Secondo quanto raccontato da alcuni testimoni, l’aggressore era vestito di nero e indossava occhiali da sole. Dopo aver esploso i colpi di pistola, si sarebbe allontanato a bordo di un monopattino elettrico.
Foto copertina: EPA/Frederik Sandberg | La polizia sul luogo della sparatoria nel centro di Uppsala, in Svezia, 29 aprile 2025