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Le foto su Vinted finiscono su gruppi Telegram erotici: l’inchiesta che ha fatto chiudere «Girls of Vinted». Come proteggersi

03 Maggio 2025 - 09:17 Ugo Milano
telgram girls on vinted
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Pur avendo una funzione per bloccare i messaggi offensivi, molte utenti raccontano che le molestie continuano sull'app anche dopo la segnalazione

Scatti fatti davanti allo specchio, pensati per mostrare un abito da vendere. Foto semplici, innocue, caricate su Vinted, l’app dove chiunque può comprare e vendere vestiti usati. Eppure, per centinaia di ragazze, quelle immagini sono finite dentro canali a sfondo erotico su Telegram, decontestualizzate e condivise con commenti sessualmente espliciti. A rivelarlo è stata un’inchiesta congiunta condotta dai media tedeschi Ndr, Wdr e Süddeutsche Zeitung, che ha documentato l’esistenza di gruppi come «Girls of Vinted», dove utenti anonimi raccolgono e commentano foto tratte da profili pubblici dell’app, senza alcun consenso.

Le foto di Vinted finite su Telegram

La dinamica è sempre la stessa: si parte da un annuncio pubblicato da una venditrice, spesso giovane, che fotografa se stessa con l’abito che vuole cedere per mostrarne la vestibilità. Quegli scatti, però, finiscono fuori contesto. In gruppi chiusi su Telegram, come Girls on Vinted, le immagini vengono rilanciate accompagnate da emoji allusive, commenti volgari, richieste inopportune. In alcuni casi viene allegato il link diretto al profilo di Vinted, così da permettere agli utenti di contattare direttamente le venditrici. È quello che è successo a Bella: «Non conoscevo questi canali. Poi ho iniziato a ricevere messaggi spiacevoli. Ora sono talmente tanti che non riesco più a capire chi sia davvero interessato a comprare». Come lei, molte altre donne, tedesche, francesi, italiane, hanno visto la loro immagine trasformarsi in strumento di intrattenimento erotico in spazi digitali che nulla hanno a che fare con la compravendita.

Il canale Telegram «Girls of Vinted»

Il canale Girls of Vinted, ora chiuso dopo l’inchiesta, contava oltre 2mila membri. A gestirlo un profilo che si presentava come Sara, 29 anni, di Milano, molto probabilmente un’identità fittizia dietro cui si nasconde una struttura più articolata. L’account, oltre a rilanciare i post da Vinted, promuoveva servizi di contenuto erotico a pagamento, chat private, richieste su commissione. La chiusura del gruppo è una misura temporanea: per chi gestisce questo tipo di contenuti, aprire nuovi canali in tempi rapidi è la norma. Su Vinted, dal canto suo, la situazione è analoga. Pur avendo una funzione per bloccare i messaggi offensivi, molte utenti raccontano che le molestie continuano anche dopo la segnalazione.

Come usare in modo sicuro l’app

Chi condivide immagini su piattaforme di vendita online non dovrebbe mai temere che queste vengano sottratte, decontestualizzate o usate in modo inappropriato e molesto. Tuttavia, in un contesto digitale dove i rischi non mancano, è utile conoscere alcune precauzioni per tutelarsi meglio. Ad esempio, si può scegliere di non mostrare il volto o elementi riconoscibili nelle foto, preferendo inquadrature neutre o immagini del capo poggiato su una superficie. È anche consigliabile limitare la visibilità delle informazioni personali nelle impostazioni del profilo che possano far risalire all’identità di chi vende. In caso di messaggi molesti, è importante fare uno screenshot, bloccare l’utente, segnalare l’abuso alla piattaforma e valutare la possibilità di sporgere denuncia.

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