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Putin: «Riconciliarci con il popolo ucraino sarà inevitabile. Armi nucleari contro Kiev? Abbiamo forza sufficiente per vincere senza atomica»

04 Maggio 2025 - 13:56 Ugo Milano
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In un documentario che celebra i suoi 25 anni al potere, il presidente russo è tornato a parlare del cessate il fuoco in Ucraina e della questione della Crimea. Zelensky: «Mosca chiede una tregua mentre ci bombarda: è cinismo»

«La riconciliazione con il popolo ucraino è inevitabile, ma è solo questione di tempo». A dirlo è il presidente russo Vladimir Putin in un’intervista per il documentario Russia. Cremlino. Putin. Venticinque anni prodotto dalla tv Rossiya1 in occasione del 25esimo anniversario dal suo primo insediamento. Una pacificazione per il leader russo è dunque «inevitabile» e «nonostante la tragedia che stiamo vivendo ora», ha precisato nel film che sarà presentato stasera – domenica 4 maggio – ma il giornalista Pavel Zarubin che ha intervistato Putin ne ha condiviso alcuni stralci sul suo canale Telegram, ripresi dai media russi. Il leader del Cremlino ha inoltre affermato che «l’avvio dell’operazione russa in Ucraina non era previsto». I russi, a detta di Putin, «non si sono preparati in modo particolare». Anzi, «abbiamo cercato sinceramente di risolvere pacificamente il problema del Donbass – ha proseguito -. Ma si è scoperto che l’altra parte (l’Ucraina, ndr) la pensava e agiva diversamente».

«Nel 2014 la Russia non era pronta per un conflitto frontale con l’intero Occidente»

Per Putin, Mosca sarebbe stata inoltre «costretta» a prendere la decisione di «sostenere la popolazione della Crimea e di Sebastopoli» nel 2014. «Perché in caso contrario li avremmo lasciati fare a pezzi», ha sottolineato. «Nel 2014 la Russia ha fatto la cosa giusta – ha continuato – Ovviamente, davo per scontato che ci sarebbero state delle serie difficoltà. E così è stato, nel 2014 sono state introdotte immediatamente le sanzioni. E penso che abbiamo fatto la cosa giusta quando abbiamo fatto quello che abbiamo fatto». Tuttavia, lanciare «un’operazione speciale» nel 2014 non era realistico. «Il Paese – ha detto ancora Putin – non era pronto per un conflitto frontale con l’intero Occidente». Sulle armi nucleari, il presidente russo è invece convinto che la Russia abbia «abbastanza forza e risorse per portare a una conclusione logica» l’invasione dell’Ucraina cominciata nel 2022, «con il risultato di cui Mosca ha bisogno, anche senza ricorrere ad armi nucleari in Ucraina», ha concluso.

Zelensky: «Mosca chiede tregua mentre ci bombarda: cinismo»

Nel frattempo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky fa sapere su X che solo questa settimana la Russia ha utilizzato contro l’Ucraina più di 1.180 droni da attacco, 1.360 bombe guidate e 10 missili di vario tipo. «I russi chiedono una tregua per il 9 maggio, mentre attaccano l’Ucraina ogni giorno: questo è cinismo di altissimo livello», si legge sui social del leader ucraino dopo il raid notturno su Kiev. Per Zelensky, «è necessario un vero cessate il fuoco. L’Ucraina è pronta alla tregua in ogni momento, «ma non deve durare meno di un mese». 

Foto copertina: ANSA / EPA/ALEXANDER KAZAKOV/SPUTNIK | Il presidente russo Vladimir Putin a un incontro a Mosca, 30 aprile 2025

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