Baby Gang a processo per diffamazione: gli insulti social alla giornalista di Mediaset e il numero di cellulare pubblicato online


Avrebbe insultato sui social media una giornalista dopo un servizio televisivo, pubblicando il suo numero di cellulare e chiedendo a tutti i suoi follower di contattarla personalmente e insultarla. Ancora guai per il rapper Baby Gang, a processo a Milano per «diffamazione, violazione del codice della privacy e istigazione a delinquere». Il giovane di origini marocchine, al secolo Zaccaria Mouhib, è stato convocato in aula per il prossimo 10 ottobre, quando sarà interrogato. Nei giorni scorsi il rapper è stato iscritto nel fascicolo degli indagati per la videochiamata dal palco al collega catanese Niko Pandetta, da tre anni in carcere.
Gli insulti social e la difesa del legale: «Reazione a informazioni false»
La vicenda in questione risale a tre anni fa. Dopo un servizio andato in onda durante la trasmissione Fuori dal coro di Mediaset, Baby Gang, avrebbe insultato la giornalista sui social. Poco dopo avrebbe, inoltre, pubblicato, sempre sul web, il numero di telefono personale della donna, istigando i suoi follower a farle piovere addosso altri insulti. Cosa che puntualmente è avvenuta. Per il legale del rapper, Niccolò Vecchioni, lo sfogo pubblico di Zaccaria Mouhib sarebbe stato una semplice «reazione a informazioni false date dalla giornalista nel servizio in merito a due specifiche vicende giudiziarie del 2022».