Caso De Maria, il dolore del marito di Chamila: «Era un’ottima moglie e madre. Perché quell’omicida era ancora in giro?»


«La mia preoccupazione, che condivido con tutti, giustizia italiana compresa, è questa: fate più attenzione quando date la libertà a chi ha commesso un omicidio volontario». Queste le parole del marito della 50enne italo-srilankese Arachchilage Dona Chamila Wijesuriya, uccisa per mano di Emanuele De Maria nel parco Nord di Milano. Himanshu racconta tutto il suo dolore al Corriere della Sera, in un’intervista a Matteo Castagnoli. «Alle 17.20 di venerdì l’ho chiamata. Non mi ha risposto e non si è più fatta sentire. Non immaginavo però fosse stata uccisa proprio qui, di fronte a casa nostra», racconta. Chamila sarebbe stata uccisa con quattro coltellate dal collega Emanuele De Maria, 35 anni, evaso dal carcere di Bollate (dov’era detenuto per aver ucciso una 23enne nel 2016) e poi suicida al Duomo. I due si erano conosciuti sul posto di lavoro, all’Hotel Berna, in zona stazione Centrale. Lo stesso posto da cui sabato scorso De maria ha accoltellato, ferendo gravemente, un collega di 51 anni.
«Non mi ero assolutamente accorto che lei potesse avere altre relazioni»
Nel corso delle indagini sarebbe emersa una relazione tra De Maria e la donna. Probabilmente Chamila voleva interrompere quella frequentazione, come le avrebbe suggerito anche il collega accoltellato. Sul presunto tradimento il marito della donna dichiara: «Non mi ero assolutamente accorto che lei potesse avere altre relazioni. Avrei avuto sospetti se si fosse allontanata, se fosse stata assente, ma tutto questo non è successo».
«Era un’ottima moglie e madre. Le vorrei dire solo “ti amo”»
L’ultima volta che ha sentito sua moglie è stato venerdì, intorno alle 15.20. Lei gli raccontò che stava uscendo dalla palestra a Cinisello Balsamo. In realtà il circuito di videosorveglianza del Parco Nord immortala Chamila e De Maria insieme, che passeggiano, ed entrano nell’area verde. Un’area da cui, dopo poco dopo, uscirà da solo il 35enne. «Quello che mi aveva raccontato non era la verità. La palestra è distante dieci minuti da casa. Ma non ho mai avuto modo di dubitare di lei in quasi trent’anni di matrimonio. Può darsi si abbiano dei cedimenti. Se mia moglie l’ha avuto, allora è stato con un omicida ancora in giro. Se fosse successo con qualcun altro, forse ora sarebbe qui», ribatte Himanshu. «Era un’ottima moglie e madre. Le vorrei dire solo “ti amo”. Mi ripeteva che non mi avrebbe mai lasciato. Non si può restituire nulla, ho perso tutto, la mia vita», racconta l’uomo. Chamila sarà cremata, le sue ceneri rimarranno in Italia, con rito buddista. Perché, spiega il marito, «non lasceremo l’Italia. Che ci ha dato tutto». Ma una nota amara la confida al Corriere: «Mi chiedo, e questa come ho già detto sarà la domanda che continuerò a porre, perché a questa persona (De Maria ndr) non sono state fatte delle perizie? Perché era in giro?».