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Pontifex sospeso, Robert Prevost silente. Attesa per gli account social di Leone XIV, che prima del Conclave seguiva un po’tutti: ecco chi

13 Maggio 2025 - 09:18 Renato Gabrieli
Francis Prévost nuovo papa
Francis Prévost nuovo papa
Tra i following del futuro Papa (87) cardinali, istituzioni e testate giornalistiche: chi sono e cosa ci dicono del nuovo Papa

Con Leone XIV l’account X Pontifex non è stato ancora riattivato. Rimane ancora in vita, seppure in un letargo destinato a non continuare, quello del fu cardinale Robert Francis Prevost. Nei giorni passati sono stati evidenziati alcuni tweet rilanciati dal futuro Papa. Quelli critici sul vicepresidente JD Vance, ma anche quelli dichiaratamente pro-life (compreso uno contro il governatore democratico dell’Illinois) o contro le teorie gender (incluso un retweet di una dichiarazione del cardinale Gerhard L. Muller). L’account del porporato statunitense eletto al Soglio di Pietro ovviamente in questi ultimi giorni è rimasto silente.

Chi seguiva su X il futuro Papa e il boom di follower

L’unica cosa che è cambiata, a ritmi vorticosi, è il numero dei follower. Subito dopo l’elezione erano poco più di 20mila. Ora siamo sopra i 530mila. Una mole imponente di tanti semplici fedeli, ma anche di giornalisti e personalità varie che si sono messe subito a seguire un profilo che, presumibilmente, non comunicherà più nulla. A rimanere invece immobile è il numero dei following, degli account che il futuro Papa seguiva. Il numero segnato è sempre lo stesso: 87. Anche se quelli elencati, perché ancora attivi, sono in realtà una sessantina. Tra questi ci sono gli istituzionali Pontifex, Segreteria di Stato e segreteria Generale del Sinodo, e le Conferenze episcopali degli Stati Uniti e del Perù. Tre i cardinali. Gli americani Blase J. Cupich e Joseph W. Tobin (entrambi di tendenza liberal, soprattutto il primo) e il gesuita peruviano Pedro R. Barreto Jimeno (progressista). Poi alcuni vescovi, come l’agostiniano spagnolo Luis Marin de San Martin, sottosegretario del Sinodo, Hector M. Cabrejos Vidarte, che è stato il presidente della Conferenza episcopale peruviana, e l’americano, già presidente dell’episcopato Usa, Joseph E. Kurtz (conservatore). Ci sono pure due campioni della lotta contro gli abusi clericali, l’arcivescovo di Malta Charles J. Scicluna e il gesuita tedesco Hans Zollner.

Le testate giornalistiche e i giornalisti seguiti

Particolarmente interessante la scelta dei media da seguire. Con l’istituzionale Vatican News (insieme alla Sala Stampa della Santa Sede), troviamo il quotidiano peruviano La Republica (di centrosinistra), e i portali online decisamente conservatori come ACI-Prensa e Catholic News Agency (del gruppo EWTN) o come Crux. Due i giornalisti seguiti, entrambi presenti ieri nell’Aula Paolo VI per l’udienza del nuovo Pontefice ai cronisti che hanno seguito il Conclave. Si tratta del fondatore di Crux, John L. Allen, e del vaticanista Gerard O’Connell, della rivista America dei gesuiti statunitensi. Entrambi nelle prime due file dove sedevano gli ammessi al saluto personale di Leone XIV. Sono stati tra i pochissimi che il nuovo Pontefice ha mostrato di conoscere.

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