Carmela Quaranta trovata morta in casa a Pasqua, arrestato l’ex compagno: la svolta nelle indagini


Svolta nelle indagini per il femminicidio di Carmela Quaranta, la donna di 42 anni che era stata trovata strangolata la sera di Pasqua nella sua abitazione di Mercato San Severino, in provincia di Salerno. I carabinieri hanno eseguito un decreto di fermo nei confronti dell’ex compagno della donna, G.S., 56 anni, accusato di omicidio volontario. Nella giornata di ieri, domenica 18 maggio, gli inquirenti hanno iscritto nel registro degli indagati anche un secondo nome. L’abitazione dell’uomo, che sarebbe stato con l’ex compagno prima o dopo il delitto, è stata perquisita dalla polizia giudiziaria. Sia G.S., che si è sempre dichiarato estraneo ai fatti, sia il secondo uomo sarebbero accusati di omicidio in concorso e furto, dopo che gli investigatori hanno ravvisato la scomparsa del cellulare della donna.
L’analisi delle telecamere e l’ipotesi di un contatto tra i due indagati
A dirigere la procura di Nocera verso una seconda persona sono state le analisi dei tabulati telefonici e delle immagini registrate da una telecamera di videosorveglianza. Secondo gli inquirenti, infatti, i due indagati sarebbero stati insieme nei momenti appena prima o appena dopo il delitto. Proprio i carabinieri hanno indicato come cruciali per la raccolta di «gravi elementi indiziari a carico» dell’ex compagno l’acquisizione di tabulati e l’analisi delle celle di traffico telefonico, le immagini di telecamere, una serie di testimonianze e i dati di posizione Gps.
L’omicidio di Carmela Quaranta e il ritrovamento del cadavere
Il matrimonio tra Carmela Quaranta e G.S. era finito circa un anno fa, poi la donna aveva iniziato una nuova relazione. L’omicidio è avvenuto proprio il giorno di Pasqua, quando la donna è stata trovata a terra in casa sua con segni vistosi al collo e un volto gonfio e cianotico. Nell’abitazione erano state trovate delle sostanze stupefacenti, motivo per cui inizialmente – non avendo riscontrato segni di violenza sul corpo della donna – gli inquirenti avevano ipotizzato un decesso per overdose. Una più accurata analisi del cadavere, in attesa di una più completa autopsia, hanno invece portato la procura di Nocera a ipotizzare una morte per strangolamento. Si attende ancora la relazione del Ris (Reparto investigazioni scientifiche) in merito ad alcuni elementi sequestrati nell’abitazione della vittima, tra cui un fazzoletto sporco di sangue e altri oggetti con diverse altre tracce ematiche.