Israele concede l’ingresso di circa 100 camion di aiuti a Gaza. Onu: «Una goccia nell’oceano». Raid israeliano nella notte, 44 morti


Al valico di Kerem Shalom ci sono migliaia di camion carichi di cibo e aiuti umanitari che aspettano di entrare a Gaza. Da due mesi e mezzo Israele nel blocca l’ingresso. Per la prima volta da settimane, dopo le forti pressioni della comunità internazionale (Stati Uniti inclusi) su Netanyahu, l’Onu è stata autorizzata a inviare circa 100 camion di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Lo ha annunciato oggi a Ginevra il portavoce dell’Ufficio per gli affari umanitari delle Nazioni Unite, Jens Laerke. Il portavoce ha anche aggiunto che oggi l’Organizzazione è stata autorizzata a recuperare i primi cinque camion entrati a Gaza ieri, dopo settimane di blocco totale da parte di Israele.
Il monito dell’Onu e le pressioni Usa
Per il diplomatico britannico Tom Fletcher, vicesegretario generale dell’Onu e coordinatore delle missioni di soccorso di emergenza nel mondo, il via libera di ieri dato da Israele all’ingresso di meno di 10 camion d’aiuti, al culmine di 11 settimane di nuovo blocco totale, è «una goccia nell’oceano». Quello che serve con urgenza è «un flusso» massiccio di aiuti umanitari che possano entrare nella Striscia di Gaza, altrimenti altri «14 mila bebè» palestinesi rischiano di morire già nelle prossime 48 ore. Alle parole di Fletcher fanno eco quelle dell’alto rappresentante Ue, Kaja Kallas, che arrivando al consiglio affari esteri e difesa ha detto: «Oggi avremo una difficile discussione su Gaza. Sul tavolo abbiamo la proposta olandese di revisione dell’articolo 2 dell’accordo di associazione con Israele: ne discuteremo, non posso prevedere il risultato. Gli aiuti devono raggiungere Gaza il prima possibile, quello che passa ora non è abbastanza, è una goccia nell’oceano, ci sono migliaia di camion che aspettano». La concessione data da Israele all’ingresso di aiuti umanitari è effetto in particolare della forte pressione degli Usa: un vero e proprio ultimatum secondo cui l’amministrazione Trump ha trasmesso a Israele un messaggio inequivocabile: «Se non ponete fine alla guerra, vi abbandoneremo».
I raid israeliani su Gaza
Non si fermano, intanto, i raid israeliani sulla Striscia di Gaza. Secondo la Protezione civile di Gaza gestita da Hamas, la notte scorsa almeno 44 palestinesi sono stati uccisi nel corso di attacchi israeliani. «Le squadre della Protezione civile hanno trasportato (negli ospedali) almeno 44 morti, per lo più bambini e donne, oltre a decine di feriti, in seguito ai nuovi massacri commessi dall’occupazione in diverse zone della Striscia di Gaza», lo ha riferito alla Afp il portavoce dell’organizzazione, Mahmoud Bassal.