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Vincenzo De Luca attacca (di nuovo) il suo partito: «Per fare carriera nel Pd bisogna essere imbecilli» – Il video

23 Maggio 2025 - 22:24 Ugo Milano
Un fiume in piena il governatore della Campania nella consueta diretta Facebook del venerdì: «A Roma si è aperto il bancolotto: una Regione a me, una a te. Rabbia e disgusto»

Un fiume in piena Vincenzo De Luca nella consueta diretta Facebook del venerdì. «In queste settimane – esordisce il politico – si sono sviluppate e si svilupperanno iniziative propagandistiche in vista delle elezioni regionali in Campania. E c’è gente, i politici, i politicanti, che a Roma stanno facendo la distribuzione dei pani e dei pesci: una regione a me, una regione a te, ma a prescindere dai problemi della regione, a prescindere dagli interessi delle nostre famiglie e delle nostre imprese, è la miseria della politica di gente che in genere non ha mai lavorato e non sa che cosa è la dignità della politica», precisa il governatore campano prima di elencare gli argomenti che, stando alle sue parole, «saranno affrontati nei prossimi mesi in termini di mistificazione e di demagogia». Tra i temi più sensibili citati, quello dei trasporti, su cui De Luca ha rivendicato con forza i risultati ottenuti dalla sua amministrazione, arrivando a dire che «alla Regione Campania andrebbe dedicato un monumento» per i progressi fatti in questo settore. «E invece – continua – c’è gente che fa demagogia e c’è, non manca mai, anche qualche imbecille del Partito Democratico che anziché ringraziare la regione e prenderla a modello continua a raccontare idiozie». Poi rincara: «Nel PD per fare carriera bisogna essere imbecilli».

Il tema dei trasporti

De Luca passa poi in rassegna tutte le criticità che ha dovuto affrontare in Campania. «Abbiamo fatto miracoli», ha dichiarato, sottolineando come la gestione del trasporto pubblico in Campania – ad eccezione della Circumvesuviana – rappresenti oggi un modello di efficienza. «Sul 90% della rete offriamo un servizio eccellente. Se qualcuno ha proposte migliori, siamo pronti ad ascoltare». Sulla Circumvesuviana, da tempo al centro delle critiche, De Luca ha ammesso le difficoltà, spiegando che i ritardi nell’acquisto di 50 nuovi treni sono legati a cause straordinarie come la pandemia e la guerra in Ucraina. Tuttavia, ha respinto con forza quelle che definisce «demagogiche strumentalizzazioni», rivolgendosi ai detrattori con parole taglienti: «Chi critica, dica cosa propone. Finora, il nulla».

«C’è chi tratta la Campania come una merce di scambio per accordi politici»

Il governatore ha poi puntato il dito contro chi, secondo lui, mette gli interessi elettorali davanti alle esigenze del territorio: «C’è chi tratta la Campania come una merce di scambio per accordi politici. Non si parla di soluzioni, ma di spartizioni di potere. Una logica inaccettabile e dannosa». Nel corso della sua diretta, il presidente della Regione Campania ha lanciato una nuova stoccata al governo Meloni, puntando il dito contro Fratelli d’Italia sul tema delicato della sanità e sulla volontà dell’esecutivo di tagliare alcuni punti nascita campani. «C’è qualche altro imbecille di Fratelli d’Italia che per non lasciare solo quell’imbecille del Pd fa demagogia sui punti di nascita», precisa. Il governatore ha poi espresso frustrazione per la reiterazione di accuse infondate: «Non possiamo continuare a tollerare sciocchezze e polemiche vuote. Capisco che ci avviciniamo a mesi di propaganda, ma dopo aver spiegato le cose più volte, bisogna dire basta». Sul finale, De Luca difende con forza l’operato della sua amministrazione: «Abbiamo dato l’anima per cambiare una realtà maledettamente complicata. Oggi la Campania ha una dignità e un prestigio straordinari, in Italia e non solo». Poi un accenno di scuse per i toni accesi: «Perdonatemi qualche parola di troppo, ma era necessario chiarire con forza e onestà», conclude.

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