Liliana Resinovich, sequestrati altri coltelli del marito Sebastiano Visintin. Li aveva regalati a un conoscente


Ancora guai per Sebastiano Visintin, il marito (indagato) di Liliana Resinovich, la 63enne trovata morta a Trieste il 5 gennaio 2022. Nel corso della seconda fase delle indagini, altri tre coltelli sono finiti nel mirino della procura, oltre a quelli sequestrati di recente.
I coltelli attenzionati dalla procura
Si tratterebbe di tre lame, secondo quanto riporta il quotidiano Il Piccolo, che Visintin, oltre due anni fa, aveva regalato a un conoscente, in Toscana. Quest’ultimo, sempre secondo quanto ricostruito dal quotidiano di Trieste, sarebbe un professionista che, appresa la notizia del sequestro di un ingente numero di coltelli e forbici in casa di Visintin nel corso della perquisizione dello scorso 8 aprile, avrebbe scritto alla pm titolare dell’inchiesta, Ilaria Iozzi, della Procura di Trieste, per rendere noto di aver ricevuto in regalo due anni fa i tre coltelli. L’uomo è stato dunque convocato negli uffici della Squadra Mobile, gli sono state rivolte domande sul rapporto con Visintin e poi sono stati sequestrati i coltelli. È bene ricordare, però, che sul corpo della Resinovich non vi sono ferite da armi da taglio. L’ultima ricostruzione della procura, infatti, parla di percosse, graffi e infine di una morte per soffocamento.
Le parole di Sebastiano Visintin
Intanto torna a parlare Visintin (fino a ieri irreperibile), che intercettato da Tele4 mentre era alla guida della sua auto, ha detto: «Io non ho niente a che fare con la morte di Liliana, assolutamente, e sono felice di essere qua a Trieste, ho trovato una città meravigliosa, sono venuto qua nel 1995». Alla domanda se si sente già condannato, ha risposto «no assolutamente, vivo alla giornata, non penso a ieri non penso a domani. Se ci sarà il processo io sono qua, sono a disposizione». Io «sto vivendo un dramma da tre anni e mezzo che non auguro a nessuno, però, come dicevo a Liliana, la vita è bella. Non voglio parlare di chi è stato, ci sono gli avvocati per questo».
L’incidente probatorio di Claudio Sterpin
Intanto, a giorni, la gip Flavia Mangiante deciderà sull’assunzione con incidente probatorio della testimonianza dell’amico intimo della Resinovich, Claudio Sterpin, che, dopo le ultime rivelazioni della procura circa le responsabilità di Visintin nell’omicidio della moglie, a Open ha espresso dubbi sul fatto che l’uomo, ammesso che sia l’effettivo esecutore materiale, possa aver agito da solo.