Ultime notizie Chiara PoggiDonald TrumpElezioni comunaliGaza
ATTUALITÀInchiesteLazioOmicidiRoma

Scheletri in una grotta a Roma, il ritrovamento shock: «Sono di 30 anni fa». L’allarme degli speleologi e l’ipotesi duplice omicidio

26 Maggio 2025 - 23:53 Alba Romano
roma scheletri omicidio duplice
roma scheletri omicidio duplice
La macabra scoperta durante una perlustrazione alla periferia della capitale. Ora le ossa saranno analizzate dall'istituto di medicina legale della Sapienza

Morti da trent’anni, ormai scheletri rannicchiati uno accanto all’altro in una grotta nella periferia di Roma. Così due speleologi amatoriali hanno trovato per caso i resti di due corpi nella zona di Vigna Murata, immediatamente segnalati all’autorità giudiziaria e sottoposti a tutte le analisi del caso. Le prime analisi, ancora da approfondire, parlano di morti recenti, fissate intorno a tre decenni fa. Le ossa sono state ora affidate all’istituto di medicina legale dell’Università La Sapienza, che cercherà di fornire una datazione più accurata dei resti umani e di evidenziare, se presenti, la presenza di traumi. Perché se è vero che al momento tutte le ipotesi sono al vaglio, come hanno fatto sapere gli investigatori, è altrettanto vero che quella di un omicidio – per di più duplice – potrebbe essere una pista concreta.

Il ritrovamento degli scheletri nella grotta

Erano a 25 metri di profondità, abbandonati in una grotta a cui si ha accesso solo tramite un lungo cunicolo noto come fosso di San Leone. Situato tra via Laurentina e via Ardeatina, si trattava di un’opera realizzata nel 1940 per servire la rete idrica nel Laghetto dell’Eur. Qui dentro due speleologi amatoriali si sono calati la sera di sabato 24 maggio. Imbracati a dovere, durante la loro perlustrazione hanno illuminato con le torce dei caschetti dei resti di ossa. Incuriositi, si sono avvicinati e hanno notato che erano scheletri umani, rannicchiati uno vicino all’altro. Immediatamente hanno allertato la polizia, che si è presentata sul luogo del ritrovamento con la Squadra mobile e la Scientifica. I primi ad accedere alla grotta sono stati, però, i Vigili del fuoco.

La prima stima del medico legale e la pista dell’omicidio

È stato poi il turno del medico legale, che dopo una prima analisi dei resti ha datato le morti a circa 30 anni fa. Una stima a cui sarebbe giunto soprattutto grazie all’osservazione dei denti, descritti «in buone condizioni» e quindi indizi di un decesso «abbastanza recente». Si attendono ora le analisi dell’istituto di medicina legale, che potranno indirizzare anche le indagini degli inquirenti verso una pista piuttosto che un’altra. Tra queste, oltre alla possibilità che si tratti di reperti di interesse storico, anche l’omicidio.

leggi anche