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Donald Trump: «Putin è impazzito, vuole tutta l’Ucraina». Ma anche Zelensky «deve smetterla di parlare»

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Il presidente Usa: se Mosca ci prova la Russia cadrà

Donald Trump dice che Vladimir Putin «è completamente impazzito». Dopo gli attacchi della Russia a Kiev nonostante i colloqui per il cessate il fuoco il presidente degli Stati Uniti punta il dito su Mosca dopo i 13 morti di domenica: «Ho sempre avuto un ottimo rapporto con il presidente russo Vladimir Putin, ma gli è successo qualcosa. È diventato completamente IMPAZZITO!», ha scritto sul social network Truth . E poi: «Ho sempre detto che vuole TUTTA l’Ucraina, non solo una parte, e forse sarà vero, ma se così fosse, ciò porterebbe alla caduta della Russia!».

Trump, Putin e l’Ucraina

Nella notte l’esercito ucraino ha dichiarato lo stato di allerta dopo due notti di bombardamenti. Secondo l’Aeronautica militare di Kiev all’alba di domenica il paese ha subito un attacco combinato di 367 proiettili, tra cui 69 missili e 298 droni, in seguito ad altri massicci attacchi avvenuti la notte precedente. Tredici i morti, di cui 4 nella regione di Kiev e tre bambini a Zhythomyr. Circa 250 droni e 14 missili balistici hanno colpito la capitale. L’esercito russo ha dichiarato di aver colpito aziende del «complesso militare-industriale» ucraino nelle ultime due notti. L’Unione Europea è tornata a chiedere sanzioni. Mentre Berlino ha denunciato l’attacco come un affronto anche a Trump.

Zelensky

In un appello a Washington l presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che «il silenzio dell’America e di altri non fa che incoraggiare Putin». Ma Trump ha risposto domenica sera «assolutamente» quando gli è stato chiesto della possibilità di rafforzare le sanzioni americane. Ed ha attaccato proprio Zelensky: «Tutto ciò che esce dalla sua bocca crea problemi, non mi piace e farebbe meglio a smetterla». La Russia attualmente controlla circa il 20% dell’Ucraina, compresa la Crimea annessa nel 2014. Lunedì scorso Trump ha parlato per quasi due ore con la sua controparte russa. Allo stato attuale, gli approcci di Ucraina e Russia sono opposti: Kiev chiede un cessate il fuoco “incondizionato” di 30 giorni per consentire colloqui di pace, mentre Mosca dà per scontato che i negoziati debbano svolgersi simultaneamente ai combattimenti.

La diplomazia russa

L’unico risultato tangibile dei colloqui diretti tra russi e ucraini a Istanbul è arrivato a metà maggio: Kiev e Mosca hanno effettuato uno scambio di prigionieri su larga scala, 1.000 contro 1.000, conclusosi con la consegna di 303 prigionieri da parte di ciascuna parte. La diplomazia russa ha indicato venerdì che Mosca sta lavorando a un documento che definisce «le condizioni per un accordo duraturo» per risolvere il conflitto, che sarà inviato a Kiev una volta finalizzato lo scambio di prigionieri.

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