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Liliana Resinovich, cosa possono svelare le nuove analisi sulle sue scarpe. Le ombre sul marito che gettò le sue cose prima del ritrovamento

29 Maggio 2025 - 15:11 Cecilia Dardana
sebastiano visintin liliana resinovich
sebastiano visintin liliana resinovich
A raccontarlo è un'amica dei coniugi, cui Visintin avrebbe regalato una macchina fotografica e una bicicletta appartenute alla moglie. Ma lui nega tutto

Nuovi sviluppi sulla morte di Liliana Resinovich, la 63enne trovata morta il 5 gennaio 2022 a Trieste. Secondo quanto riporta Il Piccolo, la pm Ilaria Iozzi, che dirige le indagini, ha chiesto alla gip Flavia Mangiante che vengano effettuate nuove analisi sui reperti. In particolare, Iozzi ha chiesto che oggetti come i cordini, il materiale trovato sotto le suole delle scarpe della donna, i peli e i filamenti di tessuto rinvenuti sul corpo e sugli abiti, vengano sottoposti, assieme a tutti gli altri reperti raccolti, a nuovi accertamenti di tipo genetico, dattiloscopico e merceologico in sede di incidente probatorio. Ancora una volta al centro dell’attenzione il marito Sebastiano Visintin, indagato per l’omicidio della moglie: avrebbe regalato alcuni oggetti di Liliana ancora prima che ne venisse ritrovato il cadavere. Intanto, Claudio Sterpin, amico e presunto amante 86enne della donna, sarà ascoltato dal gip il 23 giugno. 

La caccia alle tracce di Dna sul cordino e il confronto col gomitolo di Visintin

Ilaria Iozzi chiede che i periti analizzino il cordino trovato sul collo della Resinovich e quello che teneva unite le chiavi, alla ricerca di tracce di Dna. Per l’accusa sarebbe inoltre necessaria una comparazione con i gomitoli di spago presenti in casa di Sebastiano Visintin e un esame sul tipo di taglio che quegli spaghi hanno alle estremità, il quale verrebbe comparato con quello trovato su un braccialetto celeste e nero con disegni greci, acquisito dagli inquirenti negli ultimi mesi a casa del fratello di Liliana, Sergio Resinovich. Lo stesso oggetto verrebbe sottoposto anche ad analisi genetica, come gli abiti, la mascherina, la borsa e gli occhiali della donna.

Le nuove analisi sulle scarpe: cosa può emergere

Per quanto riguarda le scarpe, si chiede di comparare il materiale rinvenuto nella suola con quello presente nel roseto dell’ex Ospedale psichiatrico e nell’ex laboratorio di arrotino di Visintin. I primi accertamenti botanici effettuati sulla suola delle scarpe della 63enne hanno evidenziato la presenza di terriccio compatibile con il boschetto dove il cadavere è stato ritrovato il 5 gennaio 2022, ma anche tracce di gesso, non individuate sul resto dei vestiti. La nuova perizia potrebbe, dunque, fornire dettagli su dove sia stato tenuto il corpo della 63enne prima del ritrovamento. Alcuni, tra cui anche Sterpin, infatti, ritengono che il corpo della donna sia stato portato nel luogo del ritrovamento in un secondo momento. Nella richiesta non sono state incluse nuove indagini di tipo medico legale. Ma sarebbero stati gli avvocati Paolo e Alice Bevilacqua, difensori di Visintin, a presentare ieri la richiesta alla gip di affidare in sede di incidente probatorio a un collegio di periti nuovi accertamenti per «decifrare morte, causa, luogo di permanenza della salma e data della morte».

Gli oggetti di Liliana dati via dal marito

Ma tra le pieghe di una inchiesta difficile, emerge un altro dettaglio controverso. E cioè il fatto che Visintin aveva dato via alcuni oggetti appartenuti alla moglie ancora prima che ne venisse ritrovato il cadavere. È successo con Laura e Pino, due amici dei coniugi residenti in Carnia. A raccontarlo è stata proprio Laura. E quando il giornalista Paolo Andriolo della trasmissione Chi l’ha visto? domanda a Visintin perché avesse donato quegli oggetti prima della conferma della morte della moglie, la replica è evasiva e infastidita: «Ma cosa stai dicendo, dai per favore», ha borbottato prima di allontanarsi.

I coltelli, la macchina fotografica e la bicicletta

Ma quello di regalare degli oggetti «anzitempo», è un vizio che Visintin ha avuto in diverse occasioni: circa due anni fa, avrebbe regalato tre coltelli a un conoscente, che, appresa la notizia del sequestro in casa dell’uomo, si è presentato davanti agli inquirenti. E ancora: nei giorni immediatamente successivi alla scomparsa di Liliana, l’uomo avrebbe regalato la macchina fotografica e una bicicletta della moglie sempre a Laura. «Ce le ho tutte qua le bici. Non l’ho regalata – replica scocciato -. La macchina? Gliel’abbiamo data due o tre anni fa, ma cosa sta dicendo». Poi, incalzato dalle domande, precisa: «Sono tutte mie, sono tutte qua. Non l’ho portata a Laura».

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