Roma, così la “Banda del rame” ha colpito i vertici della polizia in pieno centro


A Roma li conoscono tutti come “La banda del rame”. Da settimane rubano il materiale dalle cabine elettriche per rivenderlo. Ma ora c’è un escalation. Perché l’ultimo loro colpo è andato a segno in una piazzetta del centro storico, vicino a Piazza Venezia. Proprio a ridosso di uno stabile dove vivono alcuni vertici della polizia italiana. E lo hanno fatto nonostante le telecamere puntate sull’ingresso e collegate con le forze dell’ordine.
La squadra di finti elettricisti
La storia la racconta oggi Il Fatto Quotidiano. Sabato dieci maggio sulla piazzetta arriva un furgoncino. Sembra uno di quelli degli elettricisti manutentori. Scendono due uomini vestiti come i tecnici di Areti Spa, la società di Acea che gestisce la rete elettrica della capitale. I due aprono la cabina, smontano i cavi in rame e alluminio e li portano nel furgone. Il tutto viene inquadrato dalle telecamere del Commissariato Trevi. A un certo punto si fermano per prendere un caffè. Poi ripartono. Vanno avanti per circa due ore. Alle 10 se ne vanno. E a quel punto cominciano i cali di tensione nella zona. I residenti chiamano Areti. E segnalano le operazioni in mattinata. Ma alla società non risulta nulla.
I veri tecnici
Quando i veri tecnici arrivano scoprono che la cabina è stata svuotata e il rame è stato rubato. Areti presenta una denuncia al Commissariato Trevi. E parte l’indagine, coordinata dal dirigente Micheel Peloso. Non ci sono ancora informative trasmesse in procura. Ma secondo il quotidiano qualche pista concreta si sta percorrendo. Rimane la beffa: la banda del rame ha colpito sotto le finestre della polizia. E nessuno si è accorto di nulla.
In copertina: immagine di repertorio