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Il collegamento infondato tra vaccino DTP con la meningite e il grafico giapponese

31 Maggio 2025 - 11:15 Juanne Pili
Anche sui casi mortali di meningite in Giappone i No vax riportano dati che smentiscono le loro credenze

Diverse condivisioni Facebook stanno rilanciando un post dell’account Progetto Anima. Si sostiene che secondo i grafici, nel 1975 il Giappone avrebbe ridotto i casi mortali di meningite nei bambini sotto un anno di vita, a seguito della rimozione del vaccino DTP (che protegge da difterite, tetano e pertosse). Ma è veramente così? In realtà questa narrazione vicina alle credenze No vax è smentita dagli stessi grafici, da cui è stato omesso un dato importante sulla presunta correlazione con la meningite. Vediamo di cosa si tratta.

Per chi ha fretta:

  • Un grafico mostra che i casi mortali di meningite calano dopo una sospensione di tre mesi del vaccino DTP (difterite, tetano e pertosse) in Giappone.
  • Si temevano degli eventi avversi correlati al vaccino che poi sono stati smentiti a seguito di un controllo. Questo dato viene omesso nella narrazione.
  • I Giapponesi evitarono comunque il vaccino fino al 1978. Durante questo periodo i casi di meningite continuano a calare mentre quelli di pertosse aumentano sensibilmente.
  • Quando i Giapponesi spaventati tornano a somministrare il vaccino ai bambini i casi di meningite continuano a calare, assieme a quelli di pertosse.
  • Manca evidentemente un collegamento tra vaccino DTP e meningite, mentre è altrettanto chiara la sua efficacia nel prevenire la pertosse.

Analisi

La narrazione sul calo dei casi mortali di meningite mortale in Giappone nel 1975 è la seguente:

Quando smetti di vaccinare… e la salute migliora?
Nel 1975 il Giappone smise di vaccinare i neonati con DTP. Il risultato?
Una drastica diminuzione dei casi mortali di meningite da Haemophilus influenzae tipo B nei bambini sotto l’anno di vita.
Mentre le “autorità” ci ripetono che senza vaccini saremmo tutti morti, la realtà quando si osa guardarla mostra il contrario.
Ma forse il punto non è solo il vaccino. Forse il punto è che quando smetti di aggredire un sistema immunitario ancora in costruzione con sostanze artificiali, il corpo torna a fare ciò che sa fare: proteggersi da solo.
Come fanno gli Anima-li in natura! Come farebbe ogni bambino, ogni essere umano, se non lo intossicassimo fin dalla culla con:
– alimenti sbagliati,
– bevande che spengono la vita,
– fumo, droghe, farmaci inutili,
– e soprattutto la convinzione che il nostro corpo sia incapace.
Non è vero. È il contrario.
Un corpo nutrito con ciò che la Natura o Dio ha previsto per noi, è un corpo che non si ammala.
È un tempio sacro, non un esperimento da laboratorio.
Per questo è il momento di riprendere in mano le redini della nostra salute.

Ecco invece il grafico correlato alla condivisione:

Vaccini e casi mortali di meningite in Giappone

Del presunto collegamento causale tra casi mortali di meningite e ritiro del vaccino DTP in Giappone nel 1975, si era già occupato con un post su Facebook uno scienziato che per altro vive a Osaka da diversi anni, Elia Marin, professore associato presso il Kyoto Institute of Technology (il grassetto è nostro):

«Si fa presto a sparare pericolose ca**ate – spiega il professor Marin – […]. Prendete questo post, ad esempio: si insinua una correlazione tra il vaccino DTP (che protegge da difterite, tetano e pertosse) e la meningite, ipotizzando che il vaccino indebolisca il sistema immunitario, rendendoci più vulnerabili al batterio Haemophilus influenzae. Sapete cos’è successo in Giappone nel 1975? Hanno temporaneamente sospeso la vaccinazione DTP (fino ad allora obbligatoria) per tre mesi, per indagare un rischiobasso, ma presente — di effetti collaterali legati alla componente cellulare del vaccino contro la pertosse (Bordetella pertussis). Dopo l’indagine, l’obbligo fu rimosso e la vaccinazione divenne facoltativa».

«E cosa fece la popolazione? Guardate il grafico che ho inserito: tra il 1975 e il 1977 [immagine subito sotto la presente citazione, Nda], per timore degli effetti collaterali, la gente smise di vaccinarsi. Il risultato? Un netto aumento dei casi di pertosse, con un’impennata evidente già a partire dalla sospensione nel 1975. Nel 1978, spaventati dai numeri, i cittadini ricominciarono a vaccinarsi in massa».

«Ora guardate il grafico pubblicato da loro: mostra che la mortalità [per la meningite, Nda] continuava a calare, anche dopo il ritorno delle vaccinazioni, che invece raggiungono tassi pari o persino superiori rispetto al periodo precedente. In poche parole: la loro correlazione ha la stessa credibilità di un vecchio amico che ricompare all’improvviso e cerca di vendervi il suo schema Ponzi. E questa è una cosa oggettiva, basata sui dati freddi. Dati a loro volta contestabili da altri dati (che in questo caso non esistono, tranquilli), ci mancherebbe, perché è così che la scienza deve procedere».

Conclusioni

Secondo la narrazione No vax, il vaccino DTP contro difterite, tetano e pertosse indebolirebbe il sistema immunitario, avvantaggiando il batterio Haemophilus influenzae tipo B che può causare una forma mortale di meningite. Ma se questo fosse vero, com’è possibile che reintroducendo il vaccino questi continuano a calare, come mostrato nel loro stesso grafico? Evidentemente manca proprio una correlazione. Mentre nel secondo grafico mostrato dal professor Marin vediamo un netto collegamento con la riduzione dei casi di pertosse, che invece erano tornati a salire durante la sospensione delle vaccinazioni dedicate. Per maggiori approfondimenti suggeriamo la lettura dello studio Safety concerns regarding combination vaccines: the experience in Japan, pubblicato su Vaccine nel 2004.

Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Meta.

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