Travolta e uccisa dalla ruspa in spiaggia, Lerry Gnoli di nuovo positivo alla cocaina: «Da 36 anni lavoravo così, nessuno mi diceva niente»


Aveva assunto cocaina prima di manovrare la ruspa il 54enne che il 24 maggio mattina ha travolto e ucciso la turista vicentina Elisa Spadavecchia, insegnante in pensione, sul litorale di Pinarella di Cervia, vicino a Ravenna. Non era la prima volta per Lerry Gnoli, che pure aveva negato di aver assunto alcol e stupefacenti prima di mettersi al volante: già nel 2022 era stato condannato a due anni e mezzo di reclusione per omicidio stradale aggravato dall’uso di cocaina. Sebbene, è giusto precisarlo, la positività alla droga negli esami tossicologici non implica il loro uso nelle ore appena precedenti l’omicidio della 66enne sulla battigia.
La ruspa in spiaggia: «Da 36 anni nessuno mi diceva niente»
Una tragedia dalla dinamica che ha dell’assurdo. A partire dalla mancanza di una autorizzazione per operare la ruspa lungo la spiaggia, come aveva anticipato il sindaco di Cervia Mattia Missiroli e come lo stesso Lerry Gnoli ha confermato nell’interrogatorio di venerdì 30 maggio. Il 54enne, anzi, avrebbe ammesso candidamente che da 36 anni lui manovrava in spiaggia – con o senza autorizzazione – e nessuno gli aveva mai detto niente. E proprio per questo si sarebbe sentito autorizzato, nonostante la patente revocata e nonostante non sia chiaro se servisse un patentino speciale per quel mezzi pesanti, a salire sulla ruspa per lavorare sulla spiaggia.
Le scuse alla famiglia Spadavecchia e la difesa: «Lavoravo su accordo con i balneari»
Ancora una volta, durante le quattro ore di interrogatorio nella procura di Ravenna, Lerry Gnoli si è detto «dispiaciutissimo» per quanto accaduto. Ha ammesso la sua responsabilità del reato a lui contestato, l’omicidio colposo, e ha espresso la volontà di chiedere scusa alla famiglia della vittima. Ha poi negato di essere stato ingaggiato in nero dal titolare di uno stabilimento ma anche di avere agito di sua iniziativa, continuando a insistere su presunti «accordi già da tempo presi con molti concessionari balneari».